Tra le più importanti figure letterarie del Novecento, tanto da essere considerata un mito nazionale in Francia, la scrittrice Sidonie-Gabrielle Colette è al centro del nuovo film di Wash Westmoreland: Colette è stato presentato in anteprima al Torino Film Festival 36 e dopo l’uscita in sala di qualche mese fa è ora disponibile in DVD e blu-ray grazie a CG Entertainment e Vision Distribution. Il biopic racconta l’ascesa dell’artista di Saint-Sauveur-en-Puisaye, che lascia la campagna e si trasferisce a Parigi per sposare Henry Gauthier-Villars (Dominic West), soprannominato Willy. Entrata a contatto con la Belle Epoque, Colette diventa in breve tempo una paladina della cultura pop parigina ma il successo non arriva subito a causa della prepotenza del compagno: Willy, anch’egli scrittore, si prende infatti i meriti degli scritti della moglie e li pubblica a suo nome. La situazione cambia dopo qualche anno: la donna, stufa delle angherie del marito, pone fine al legame coniugale e inizia a pubblicare i romanzi a suo nome, raggiungendo la fama che merita…
Candidata al Premio Nobel per la letteratura nel 1948, Colette era una donna libera ed emancipata, pronta a tutto per rompere i canoni del tempo e dalla grande vena artistica, come testimoniato dai successi ottenuti anche in campo teatrale. Anticonformista per natura e al centro delle polemiche per le disinibite scelte sessuali, la scrittrice è ricordata come una delle più grandi rappresentanti della letteratura transalpina e ha spinto Wash Westmoreland (Still Alice, The Last of Robin Hood), che ha scritto la sceneggiatura insieme a Richard Glatzer e Rebecca Lenkiewicz, a portare in sul grande schermo una figura purtroppo ancora poco nota una volta varcati i confini francesi. E il cineasta britannico fa centro: vincente la scelta di proporre un film ambientato nel passato ma che, simbolicamente, lo spettatore riesce a sentire vicino.
I costumi di Andrea Flesch ammaliano, mentre le scenografie di Michael Carlin riescono a trasportare lo spettatore nella Parigi di inizio Novecento, fornendo una ricostruzione dell’ambiente pressoché perfetta. Ma grandissima parte del merito della buona riuscita della pellicola va ai due protagonisti, Keira Knightley e Dominic West, un’alchimia perfetta. Dopo aver interpretato Anna Karenina nell’omonimo film di Joe Wright, l’attrice di Teddington sforna un’altra interpretazione di altissimo livello, vestendo i panni di una donna rivoluzionaria in un mondo intriso di restrizioni morali. Una delle sue migliori performance di sempre. Lo stesso si può dire di Dominic West (Hannibal Lecter – Le origini del male, Punisher – Zona di guerra): ingrassato per l’occasione, l’attore presta il volto a un uomo ruspante quanto empatico.
Protagonista in passato nel mondo della pornografia insieme al marito e partner professionale Richard Glatzer, Wash Westmoreland omaggia con stile e senza troppa retorica uno dei primi punti di riferimento del femminismo europeo: Colette non si limita a raccontare la vita della scrittrice, rischiando così di annoiare il pubblico, ma indaga su cosa ci cela dietro il successo di una ‘femme’ scandalosa per la Parigi della prima metà del XX secolo.