Dopo le indimenticabili pellicole degli anni Settanta e Ottanta che lo hanno consacrato nel panorama cinematografico internazionale, John Carpenter (Halloween, La Cosa, 1997: Fuga Da New York) ha lasciato il proprio segno anche nel corso degli anni Novanta. Oltre a Il Seme Della Follia e Fuga Da Los Angeles, il grande regista statunitense ha diretto nel 1998 un horror estremamente sottovalutato: stiamo parlando di Vampires, finalmente disponibile in blu-ray grazie a CG Entertainment.
JAMES WOODS A CACCIA DI VAMPIRI
Jack Crow (James Woods) è a capo di un gruppo di uomini che per vivere dà la caccia ai vampiri nel New Mexico. I membri del team, in un momento di relax con alcune prostitute, vengono però attaccati dal signore dei vampiri Valek (Thomas Ian Griffith), interessato a prendere possesso della croce di Berziers per potersi garantire un’esistenza alla luce del sole. Dall’attacco riescono a sfuggire Jack, il fidato Montoya (Daniel Baldwin) e la prostituta Katrina (Sheryl Lee), morsa dal vampiro. Il contatto psichico derivato dal morso che si crea tra Katrina e Valek permette ai due ammazzavampiri di poter prevedere le mosse del loro nemico, dando vita ad uno scontro sanguinoso.
UN HORROR SANGUINOSO DALLE TINTE WESTERN
Sulla scia del cult di Robert Rodriguez Dal Tramonto All’Alba del 1996, anche John Carpenter in quegli anni si cimenta a modo suo con il vampire movie: a differenza dell’autore di Machete e Desperado però mette da parte l’ironia per uno dei suoi film più violenti. Con un cast di livello, in cui figurano il carismatico James Woods (Videodrome, C’era Una Volta In America) e la bellissima Sheryl Lee (la Laura Palmer di Twin Peaks), Carpenter realizza un’opera che mescola diversi generi (horror, road movie e western) in cui, nonostante ci sia una netta divisione tra buoni e cattivi, anche i personaggi “positivi” sono molto lontani dall’immagine degli eroi senza macchia.
Oltre alla messa in scena del regista di Halloween, a colpire lo spettatore è il lato splatter del lungometraggio: grazie agli effetti speciali di Howard Berger, Robert Kurtzman (una leggenda del cinema di genere) e Greg Nicotero (lo storico showrunner di The Walking Dead), in Vampires il sangue non manca affatto e fa il suo sporco lavoro togliendo ogni patina di glamour in una storia che vede i vampiri grandi protagonisti. L’obiettivo di Carpenter è chiaro e lo fa dire proprio a James Woods: vuole cancellare ogni forma di romanticismo legata alla figura del vampiro (tendenza molto diffusa nel cinema); inoltre non mancano riferimenti critici nei confronti delle istituzioni, tipici della poetica del cineasta (in questo caso prendendo di mira la Chiesa Cattolica).
Pur non essendo una delle pellicole più iconiche della filmografia di John Carpenter, Vampires (che ha avuto due seguiti direct-to-video dimenticabili) rispecchia al meglio l’identità di un maestro del cinema di genere capace di gestire il ritmo narrativo come pochi altri e di regalare un intrattenimento mai fine a se stesso ma pregno di messaggi impliciti più profondi. Gli estimatori del regista classe 1948, ma anche i cinefili più incalliti, hanno la possibilità di aggiungere alla loro collezione un film da sempre troppo poco considerato dell’autore americano.