AGGIORNAMENTO: Sono stati presentati i film della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. L’edizione 2019 del Festival di Venezia ancora una volta vanta la presenza di alcuni dei titoli più attesi dell’anno (Joker e Ad Astra, per dirne un paio), in un’annata tra le più imprevedibili per quanto concerne la stagione dei premi, e non manca di proporre titoli con cast stellari (The Laundromat) o sorprendenti (The Burnt Orange Heresy, con Mick Jagger) e proposte da tutto il mondo, comprese cinematografie periferiche (The Painted Bird e A Herdade, ad esempio). Due le registe in concorso (Shannon Murphy e Haifa Al-Mansour) e, con poca fantasia, due delle tre pellicole italiane (Il Sindaco del Rione Sanità e La Mafia Non È Più Quella Di Una Volta) ripropongono il tema della criminalità organizzata nel nostro paese. Sulla presenza di Mario Martone ci avevamo preso, ma avevamo puntato sul film sbagliato. Ha la forza di una presa di posizione politica la presenza in concorso di Roman Polanski, con cui Berbera rivendica coraggiosamente la distanza tra il valore artistico di un autore e la sua vita privata e nella quale non osavamo sperare, mentre The Irishman di Scorsese avrebbe dovuto esserci, ma – come avevamo previsto – ci sono ulteriori ritardi con i VFX, tanto che l’uscita del film potrebbe subire un ennesimo slittamento, stavolta a novembre.
(Quest’anno abbiamo provato a fare un gioco: indovinare i film in concorso al Festival di Venezia 2019 prima che venissero annunciati. Non un esercizio di puro caso, sia chiaro: basandoci sulle informazioni di produzione dei lavori dei registi più apprezzati dai festival, sulle scadenze delle kermesse cinefili di questo periodo e su qualche indiscrezione di varia provenienza, abbiamo stilato una lista di quelli che crediamo possano essere i 21 titoli (più 2) che troveremo tra i film in concorso alla 76. Mostra del Cinema di Venezia. Crediamo di essere andati abbastanza vicini a quella che sarà la lista definitiva, ma incognite come il Telluride Film Festival (appena prima di Venezia 76) ed eventuali ritardi di produzione (molto probabili ad esempio per The Irishman di Scorsese) potrebbero far saltare qualche nome. Per esempio, per L’Ufficiale e La Spia di Roman Polanski abbiamo avuto la tentazione di sbilanciarci, ma poi non l’abbiamo incluso nell’elenco finale. Stesso dicasi per l’ultimo film di Philippe Garrel, al 18 luglio risultava ancora in post-produzione. Appena sarà finita la conferenza stampa di presentazione di Venezia 76 il 25 luglio aggiorneremo il pezzo con le informazioni ufficiali, distinguendo tra i film sui quali abbiamo fatto centro e quelli con i quali abbiamo toppato. Intanto approfittatene per fare il punto sui film più attesi della stagione. Se volete invece informazioni sulle date, le star e le info utili della 76. Mostra del Cinema, le trovate nel nostro speciale su Venezia 76.)
VENEZIA 76: FILM IN CONCORSO
JOKER [CONFERMATO IN CONCORSO]
REGISTA: Todd Philipps
CAST: Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Shea Whigham
TRAMA: Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) è un clown nonché un cabarettista fallito, ma soprattuto è un uomo ignorato dalla società. Quando una dopo l’altra cadranno le poche certezze alle quali si aggrappa, la sua psiche problematica entrerà in una spirale di decadenza che lo trasformerà in un assassino a sangue freddo.
DATA DI USCITA ITALIANA: 3 ottobre 2019
DISTRIBUZIONE ITALIANA: Warner Bros
TRAILER: https://youtu.be/3BEujnSAu9k
COSA SAPPIAMO: Dopo una lunga scia di insuccessi, il sodalizio tra Warner Bros e DC promette di regalare un titolo coraggioso e sorprendente, forse capace di lasciare il segno negli anni a venire. Se l’idea di ritrovare alla guida di un film del genere Todd Phillips, regista associato a commedie leggere come Una Notte da Leoni, Starsky & Hutch e Old School, può suscitare diffidenza, l’intuizione di una storia di origini dichiaratamente ispirata al Martin Scorsese di Taxi Driver e Re Per Una Notte non può che entusiasmare. Inoltre la presenza di un mostro sacro come Joaquin Phoenix (recentemente visto in I Fratelli Sisters e in Don’t Worry) nei panni dell’iconico villain Joker è da sé garanzia di una performance di straordinaria intensità. Considerata l’uscita autunnale, la presenza al Festival di Venezia è data per scontata. Non aspettatevi di vedere Batman.
AD ASTRA – MISSIONE CLASSIFICATA [CONFERMATO IN CONCORSO]
REGISTA: James Gray
CAST: Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Ruth Negga, Live Tyler e Donald Sutherland
TRAMA: Tra blackout e interruzioni alle comunicazioni, la Terra è in crisi a causa di un fenomeno chiamato “il Picco”, che comporta morte in ogni parte del mondo. L’astronauta Roy McBride (Brad Pitt) viaggia fino ai limiti del sistema solare per trovare suo padre (Tommy Lee Jones), partito vent’anni prima per cercare su Nettuno segnali di vita extraterrestre, e per svelare un mistero che minaccia la sopravvivenza del nostro pianeta. Scoprirà segreti che mettono in discussione la natura dell’esistenza umana e il nostro posto nell’universo.
DATA DI USCITA ITALIANA: 26 settembre 2019
DISTRIBUZIONE ITALIANA: 20th Century Fox
TRAILER: https://youtu.be/k1dFqDhoS9A
COSA SAPPIAMO: Negli ultimi anni la fantascienza ha vissuto un rinascimento autoriale di cui sono state protagoniste pellicole come Interstellar di Christopher Nolan, Arrival e Blade Runner 2049 di Denis Villeneuve, Annientamento di Alex Garland e High Life di Claire Denis. Inserendosi in questo filone, torna a promettere viaggi spaziali e tematiche esistenziali Ad Astra, nuovo lavoro di James Gray, nel 2016 dietro la macchina da presa per Civiltà Perduta. Parlando del progetto il regista ha detto di voler offrire la più realistica rappresentazione dello spazio mai vista in un film, di volerlo ritrarre come un ambiente incredibilmente ostile e di volersi rifare principalmente al romanzo Cuore di Tenebra di Conrad. Non sappiamo se anche nel film ritroveremo una riflessione amara sulla barbarie del mondo civilizzato e sulla colonizzazione, ma di certo possiamo aspettarci colpi di scena d’effetto, dato che lo script è scritto a quattro mani da Gray con Ethan Gross, sceneggiatore di alcuni dei più bei episodi della serie paranormale Fringe. L’inseguimento con tanto di sparatoria tra dei rover su una superficie lunare che vediamo nel trailer non avrà un sapore troppo realistico, ma di certo dà l’idea di essere tanto divertente.
THE PAINTED BIRD [CONFERMATO IN CONCORSO]
REGISTA: Václav Marhoul
CAST: Stellan Skarsgård, Barry Pepper, Harvey Keitel, Udo Kier
TRAMA: Da qualche parte nell’Europa dell’Est un ragazzino ebreo cerca rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale, incontrando una multiforme galleria di personaggi.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
COSA SAPPIAMO: Al suo terzo lavoro il regista ceco Václav Morhoul riesce finalmente ad attirare l’attenzione di un grande festival internazionale, con una pellicola confezionata in uno straordinario bianco e nero nella quale propone un caleidoscopio di umanità e orrore, generosità e perversione che si scompone e ricompone intorno a un ragazzo in fuga. Non c’è kermesse che si rispetti senza una pellicola sugli orrori dell’Olocausto, e questa di Marhoul rischia di far discutere molto: il controverso romanzo da cui è tratta, falsamente firmato da Jerzy Kosiński, torna insistentemente su ogni tipo di devianza sessuale e sociale. C’è da immaginare che per la scena dal forte valore simbolico che dà il nome al film il regista si concederà qualche frame colorato.
MARTIN EDEN [CONFERMATO IN CONCORSO]
REGISTA: Pietro Marcello
CAST: Luca Marinelli, Carlo Cecchi, Jessica Cressy, Vincenzo Nemolato, Denise Sardisco, Aniello Arena
TRAMA: Libera trasposizione dell’omonimo romanzo di Jack London, nel quale un umile marinaio asseconda le sue ambizioni intellettuali per compensare il divario sociale con l’amata, una ricca borghese, fino a diventare uno scrittore di grande successo incapace di sentirsi a suo agio tanto con la propria classe di provenienza quanto con quelle dell’intelligencija.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
COSA SAPPIAMO: Con il suo primo lungometraggio di finzione, Bella e Perduta, nel 2015 Pietro Marcello aveva riscosso un ottimo successo al Locarno Film Festival, portando anche a casa due premi. Per il suo secondo lavoro l’autore casertano punta su una storia completamente diversa e si rivolge a una delle opere meno note di London, nella quale i temi socio-politici fanno da contraltare a una tormentata storia d’amore e alle suggestioni dell’arte e del disagio esistenziale. Il materiale tra le mani di Marcello ha uno straordinario potenziale e la scelta di affidare il ruolo del protagonista a Luca Marinelli – attore particolarmente amato dal grande pubblico – gli regalerà certamente un surplus di visibilità.
LA VERITÀ (The Truth / La Vérité) [CONFERMATO IN CONCORSO]
REGISTA: Kore’eda Hirokazu
CAST: Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawke, Ludivine Sagnier
TRAMA: Fabienne (Catherine Deneuve) è una star del cinema francese circondata da uomini che la adorano e la ammirano. Quando pubblica la sua autobiografia, la figlia Lumir (Juliette Binoche) torna a Parigi da New York con marito (Ethan Hawke) e figlia. L’incontro tra madre e figlia si trasformerà velocemente in un confronto: le verità verranno a galla, i conti saranno sistemati, gli amori e i risentimenti confessati.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: BiM Distribuzione
CONFERMATO COME FILM DI APERTURA
COSA SAPPIAMO: Il grande regista nipponico Hirokazu Kore’eda (Un Affare di Famiglia, Ritratto di Famiglia con Tempesta, The Third Murder), pur essendo un aficionado di Cannes – che l’ha celebrato con una Palma d’Oro e un Premio della Giuria – questa volta presenta il suo ultimo lavoro al Festival di Venezia, dove il suo La Verità (La Vérité – The Truth) viene proposto come film di apertura. Nella filmografia dell’autore la pellicola è la prima non in giapponese, e a tal proposito Kore-eda ha dichiarato: «Le riprese si sono svolte lo scorso autunno a Parigi in dieci settimane. Il film racconta una piccola storia di famiglia che si sviluppa principalmente in una casa. È all’interno di questo piccolo universo che ho provato a far vivere i miei personaggi con le loro menzogne, orgogli, rimpianti, tristezze, gioie e riconciliazioni. Spero sinceramente che il film vi piaccia». Se il direttore della Mostra del Cinema Alberto Barbera ha scelto la pellicola per dare il via alla sua kermesse, non possiamo che avere aspettative molto alte.
THE LAUNDROMAT – PANAMA PAPERS [CONFERMATO IN CONCORSO]
REGISTA: Steven Soderbergh
CAST: Meryl Streep, Gary Oldman, Antonio Banderas, James Cromwell
TRAMA: Il 3 aprile del 2016 il Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi ricevette anonimamente un fascicolo riservato digitalizzato noto con il nome di Panama Papers: una collezione di 11,5 milioni di documenti collegati allo studio legale specializzato in off-shore Mossack Fonseca, che dimostrava come dagli anni 70 al 2015 capi di governo, politici e funzionari di stato di più di 40 paesi avessero indebitamente nascosto dalle tasse le proprie ricchezze nel paradiso fiscale di Panama. Uno scandalo su larghissima scala con il quale si misurarono presto giornalisti da ogni parte del mondo, come racconta il film.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: Netflix
COSA SAPPIAMO: Lasciate alle spalle le sperimentazioni tecnologiche e narrative (si pensi a Unsane), Steven Soderbergh si concentra su uno dei più grandi scandali degli ultimi decenni, quello dei Panama Papers. Il cinema di inchiesta e il racconto impegnato delle denunce giornalistiche sono quasi generi a sé, che partendo da Tutti Gli Uomini del Presidente fino al recente The Post di Spielberg (sempre con la Streep) hanno sempre mantenuto una propria solidità ma che nel tempo hanno perso appeal tanto agli occhi del pubblico quanto a quelli della critica. Difficile pensare che The Laundromat avrà qualche chance nella stagione dei premi, ma di certo il cast straordinario di questa produzione Netflix è sufficiente a destare tutta la nostra attenzione come quella di Barbera e Baratta. Ispirato al libro di Jake Bernstein Secrecy World: Inside the Panama Papers Investigation of Illicit Money Networks and the Global Elite, viene descritto dal Premio Oscar® Soderbergh come un thriller.
THE DOMAIN (A HERDADE) [CONFERMATO IN CONCORSO]
REGISTA: Tiago Guedes
CAST: Victoria Guerra, Albano Jerónimo, Filipe Vargas
TRAMA: L’ambiziosa saga di una famiglia che possiede una delle più grandi proprietà terriere d’Europa, sulla riva meridionale del fiume Tago, ci trascina in un labirinto di rapporti e segreti. Un grande ritratto storico, politico, sociale e finanziario del Portogallo degli ultimi 40 anni, dalla rivoluzione ad oggi.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
TRAILER: https://youtu.be/NBMCSgBGfQI
COSA SAPPIAMO: Tiago Guedes ha ricevuto un’ottima accoglienza con i suoi precedenti lavori per il cinema, e il suo Entra Os Dedos lo abbiamo visto nel 2008 al Torino Film Festival, dove ha vinto il Premio Cipputi. Ora, dopo quasi un decennio di grandissimi risultati nella serialità televisiva portoghese (acclamate le sue serie Os Boys e Odisseia), torna ai lungometraggi per il grande schermo girando due lavori in contemporanea: Tristeza e Alegria Na Vida Das Girafas e A Herdade, che ci aspettiamo di ritrovare a Venezia prima dell’anteprima nord-americana al Toronto Film Festival. The Domain (questo il titolo internazionale) sembra un’epopea di grandissimo respiro e dal grande appeal festivaliero, e le eleganti e potenti immagini mostrate nel trailer non possono che accendere tutta la nostra curiosità.
EMA [CONFERMATO IN CONCORSO]
REGISTA: Pablo Larraín
CAST: Gael García Bernal, Mariana Di Girolamo, Cristian Suares, Paola Giannini, Santiago Cabrera
TRAMA: Una coppia composta da un coreografo e un’insegnante deve affrontare le conseguenze di un’adozione che non va per il verso giusto mentre la propria famiglia cade a pezzi.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
COSA SAPPIAMO: Dopo il successo internazionale di Jackie, il cineasta cileno Pablo Larraín torna a collaborare con Gael García Bernal come in Neruda, stavolta per un dramma familiare che il regista stesso non esita a definire «un melodramma». Sembra che per la prima volta Larraín si concentrerà quasi interamente sui sentimenti dei suoi personaggi, optando tra l’altro per inedite incursioni nel musical. Un lavoro al momento difficile da inquadrare, che però sembra fatto apposta per un contesto festivaliero come quello di Venezia. La giovane Mariana Di Girolamo, fino ad ora impegnata soprattutto in piccole produzioni seriali per la TV, qui ha una grande opportunità di visibilità internazionale.
MARRIAGE STORY [CONFERMATO IN CONCORSO]
REGISTA: Noah Baumbach
CAST: Adam Driver, Scarlett Johansson, Laura Dern
TRAMA: Il rapporto tra un regista teatrale (Adam Driver) e sua moglie attrice (Scarlett Johansson) è lacerato da un divorzio traumatico e problematico, mentre i due devono attraversare insieme gli USA e si vedono spinti ai propri estremi personali e artistici.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: Netflix
COSA SAPPIAMO: Dopo The Meyerowitz Stories nuova collaborazione con Netflix per Noah Baumbach, regista newyorkese tra gli alfieri del cinema indie che inaspettatamente presto si metterà al lavoro con la compagna e collega Greta Gerwig sullo script del film di Barbie con Margot Robbie. Si sa ancora pochissimo del suo nuovo dramma per il web service di Los Gatos, ma di certo gli interpreti di prim’ordine non potranno che rappresentare una grande attrattiva anche nella compagine festivaliera di Venezia 76.
GUEST OF HONOUR [CONFERMATO IN CONCORSO]
REGISTA: Atom Egoyan
CAST: David Thewlis, Luke Wilson, Laysla De Oliveira
TRAMA: Veronica è una giovane insegnante che finisce in carcere a causa delle infondate accuse di molestia sessuale da parte di un suo studente e, nonostante sia innocente e il padre Jim si attivi per farla scarcerare, non vuole lasciare la prigione. La situazione si farà sempre più tesa e Jim inizierà a sfogare la sua frustrazione attraverso il suo lavoro di ispettore alimentare.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
COSA SAPPIAMO: Sono pochi i dettagli che permettano di definire meglio i contorni di Guest of Honour, ma è innegabile che a suscitare grandissima attenzione ci sia il nome del regista e sceneggiatore Atom Egoyan. Il cineasta egiziano naturalizzato canadese infatti non solo ha all’attivo due nomination agli Oscar (miglior regia e miglior sceneggiatura per Il Dolce Domani), ma ha un impressionante palmares gremito di nomination e premi nei più grandi festival internazionali, da Cannes a Venezia, da Berlino a Toronto e Locarno. In poche parole un lavoro di Egoyan è un patrimonio che nessun festival si lascerebbe scappare, e non vediamo quindi perché dovrebbero farlo Barbera e Baratta, alla guida di Venezia 76.
SATURDAY FICTION (Lan Xin Da Ju Yuan) [CONFERMATO IN CONCORSO]
REGISTA: Lou Ye
CAST: Gong Li, Mark Chao, Tom Wlaschiha, Pascal Greggory, Joe Odagiri, Ayumu Nakajima
TRAMA: Shangai, 1941. Un’attrice sta lavorando a un nuovo spettacolo, ma segretamente è anche un’agente dell’intelligence che raccoglie informazioni per gli Alleati. Quando viene a scoprire di un’operazione particolarmente grande (l’attacco giapponese a Pearl Harbor) decide però di non condividere l’informazione.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
COSA SAPPIAMO: Il controverso regista cinese Lou Ye, ostracizzato dal suo paese dopo Summer Palace (2006) e Spring Fever (2009), è passato da Cannes, da Berlino e da Toronto, ma mai da Venezia. Ecco che il suo nuovo costume drama, Saturday Fiction, diventa quindi un’ottima occasione per aggiungere il Lido al prestigioso palmarès. La storia del film, girato quasi in contemporanea a Feng Zhong You Duo Yu Zuo De Yun (presentato alla Berlinale 2019), si presta a destare l’interesse tanto del pubblico occidentale quanto di quello asiatico, e la cornice temporale della Seconda Guerra Mondiale permette di arricchire di una dimensione inedita il Cinema provocatorio dell’autore. Gli intrighi suggeriti dall’incontro del mondo degli attori con quello dello spionaggio sono di certo un punto di partenza stimolante, e da uno dei più grandi esponenti della settima arte cinese non possiamo che aspettarci grandi cose.
GLORIA MUNDI [CONFERMATO IN CONCORSO]
REGISTA: Robert Guédiguian
CAST: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Anaïs Demoustier, Robinson Stévenin
TRAMA: Daniel (Gérard Meylan) lascia la prigione e ritorna a Marsiglia, dove sua figlia Mathilda (Anaïs Demoustier) ha da poco avuto un bambino. Mathilda è una commessa in prova, mentre il suo compagno Nicolas (Robinson Stévenin) è un autista a chiamata. Una notte Nicolas viene assalito da alcuni tassisti determinati a disincentivare con le cattive la ‘concorrenza sleale’.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
COSA SAPPIAMO: L’apprezzato regista Robert Guédiguian ultima la confezione della sua più recente fatica Gloria Mundi il 5 luglio, giusto in tempo per Venezia 76. L’autore francese ha trascorsi con tutti i più grandi festival europei, e a Venezia ha concorso per il Leone d’Oro appena due anni fa con il dramma La Casa sul Mare (titolo originale La Villa). Per la sua nuova opera non rinuncia a riproporre tematiche affini alla propria poetica e soprattutto quegli elementi che tanto sono diventati familiari a chi conosca la sua filmografia: la città di Marsiglia – presenza quasi costante – e un cast di attori feticcio: Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan e l’immancabile moglie Ariane Ascaride.
ABOUT ENDLESSNESS [CONFERMATO IN CONCORSO]
REGISTA: Roy Andersson
CAST: Lesley Leichtweis Bernardi, Ania Nova, Gloria Ormandlaky, Tatiana Delaunay
TRAMA: In About endlessness una melliflua voce femminile ci guida come una Sheherazade nell’eterna storia delle vite e degli affanni dell’umanità; un erratico susseguirsi di momenti apparentemente comuni che nella loro banalità o grandezza, uno dopo l’altro, schiudono agli occhi dello spettatore la preziosa bellezza della vita, di fronte alla quale spesso restiamo distratti, insensibili e ciechi.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
COSA SAPPIAMO: Con il suo debutto al lungometraggio di finzione En Kärlekshistoria, nel 1970, il regista svedese Roy Andersson si era subito guadagnato la Berlinale, poi una pellicola poco riuscita nel ’75 lo aveva convinto a una lunga pausa dedicata alla regia pubblicitaria e documentaristica. Quindi il grande ritorno nel 2000 con Canzoni del Secondo Piano, vincitore del Gran Premio della Giuria a Cannes, e dopo il successo di You, the Living arrivava il Leone d’Oro a Venezia nel 2014 con Un Piccione Seduto su un Ramo Riflette sull’Esistenza. Quello di Andersson non solo è un percorso inusuale e straordinariamente prestigioso, ma è una mappa che ben rispecchia un’idea di cinema non per tutti i palati, poetica e surreale, caratterizzata com’è da una nettissima identità autoriale. Le premesse per un nuovo lavoro straordinariamente ironico e profondo ci sono tutte; l’unica probabile trappola potrebbe essere la nota avversione del regista per ritmi scorrevoli. Ma l’arte ha bisogno dei suoi tempi.
THE PERFECT CANDIDATE
REGISTA: Haifa Al-Mansour
CAST: Mila Al Zahrani, Nora Al Awadh, Dae Al Hilali
TRAMA: In Arabia Saudita una dottoressa, in seguito all’ennesimo episodio di umiliazione dei diritti femminili, decide di ribellarsi al sistema e candidarsi a sindaco, mentre il padre è in tour per il paese con la Banda Nazionale Saudita, rifondata dopo l’abolizione delle leggi che proibivano le performance musicali in pubblico.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
COSA SAPPIAMO: Haifa Al-Mansour, prima regista donna in Arabia Saudita, è già stata a Venezia in Orizzonti nel 2012 con il folgorante Wadjda – La Bicicletta Verde, che è stato anche il primo film saudita a esser proposto per la cinquina del miglior film straniero agli Oscar e che poi è diventato un successo internazionale. Recentemente l’abbiamo ritrovata dietro la macchina da presa nel biopic Mary Shelley e nella serie Netflix The Society. The Perfect Candidate è un dramma politico ma incorpora anche elementi di commedia.
WASP NETWORK
REGISTA: Olivier Assayas
CAST: Ana de Armas, Penélope Cruz, Edgar Ramírez, Gael García Bernal
TRAMA: La storia di cinque prigionieri politici cubani incarcerati dagli Stati Uniti sin dagli ultimi anni 090 con l’accusa di spionaggio e omicidio.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
WAITING FOR THE BARBARIANS
REGISTA: Ciro Guerra
CAST: Mark Rylance, Johnny Depp, Robert Pattinson, Greta Scacchi
TRAMA: Ai limiti di un impero non meglio specificato, un magistrato il cui lavoro è di tenere lontani i barbari inizia a mettere in discussione la sua lealtà.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
LA MAFIA NON È PIÙ QUELLA DI UNA VOLTA
REGISTA: Franco Maresco
CAST: Letizia Battaglia, Ciccio Mira
TRAMA: Nel 2017, a 25 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, Franco Maresco decide di realizzare un nuovo film. Per farlo, trova impulso in un suo recente lavoro dedicato a Letizia Battaglia, la fotografa ottantenne che con i suoi scatti ha raccontato le guerre di mafia, definita dal New York Times una delle “undici donne che hanno segnato il nostro tempo”. A Letizia, Maresco sente il bisogno di affiancare una figura proveniente dall’altra parte della barricata: Ciccio Mira, già protagonista nel 2014 di Belluscone. Una storia siciliana. “Mitico” organizzatore di feste di piazza, nei pochi anni che separano i due film Mira sembra cambiato, forse cerca un riscatto, come uomo e come manager, al punto da organizzare un singolare evento allo Zen di Palermo, “I neomelodici per Falcone e Borsellino”. Eppure le sue parole tradiscono ancora una certa nostalgia per “la mafia di una volta”. Intanto, visitando le celebrazioni dei martiri dell’antimafia, il disincanto di Maresco si confronta con la passione di Battaglia.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: Istituto Luce Cinecittà
IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ
REGISTA: Mario Martone
CAST: Massimiliano Gallo, Roberto De Francesco, Francesco Di Leva
TRAMA: Antonio Barracano, “uomo d’onore” che sa distinguere tra “gente per bene e gente carogna”, è “Il Sindaco” del rione Sanità. Con la sua carismatica influenza e l’aiuto dell’amico medico amministra la giustizia secondo suoi personali criteri, al di fuori dello Stato e al di sopra delle parti. Chi “tiene santi” va in Paradiso e chi non ne tiene va da Don Antonio, questa è la regola. Quando gli si presenta disperato Rafiluccio Santaniello, il figlio del fornaio, deciso a uccidere il padre, Don Antonio, riconosce nel giovane lo stesso sentimento di vendetta che da ragazzo lo aveva ossessionato e poi cambiato per sempre. Il Sindaco decide di intervenire per riconciliare padre e figlio e salvarli entrambi.
DATA DI USCITA ITALIANA: 30 settembre, 1 e 2 ottobre
DISTRIBUZIONE ITALIANA: Nexo Digital
BABYTEETH
REGISTA: Shannon Murphy
CAST: Ben Mendelsohn, Essie Davis, Eliza Scanlen, Toby Wallace
TRAMA: Quando Milla, un’adolescente gravemente malata, si innamora di un piccolo spacciatore, si avvera il peggior incubo dei suoi genitori. Questo sentimento risveglia però nella ragazza una rinnovata gioia verso la vita, così ogni idea tradizionale di morale sparisce e Milla insegna a chiunque le stia intorno come vivere come se non ci fosse niente da perdere, nel glorioso caos della vita.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
J’ACCUSE – L’UFFICIALE E LA SPIA
REGISTA: Roman Polanski
CAST: Emmanuelle Seigner, Louis Garrel, Jean Dujardin
TRAMA: Nel 1894 il capitano francese Alfred Dreyfus è ingiustamente accusato di tradimento e condannato alla reclusione a vita nell’Isola del Diavolo.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
NO.7 CHERRY LANE
REGISTA: Yonfan
CAST: film d’animazione
TRAMA: Uno studente di letteratura inglese nella Hong Kong degli anni ’60 si ritrova in un triangolo amoroso con una ragazza cui dà ripetizioni e sua madre.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
VENEZIA 76: FILM FUORI CONCORSO
THE BURNT ORANGE HERESY [CONFERMATO FUORI CONCORSO]
REGISTA: Giuseppe Capotondi
CAST: Claes Bang, Elizabeth Debicki, Mick Jagger, Donald Sutherland
TRAMA: Siamo nell’Italia di oggi. James Figueras (Claes Bang) è un critico d’arte ambizioso e senza scrupoli, che dopo aver conosciuto l’affascinante Berenice Hollis (Elizabeth Debicki), un’americana in viaggio in Europa, si imbatte nell’occasione della sua vita: ad un vernissage incontra il misterioso mercante d’arte Joseph Cassidy (Mick Jagger), che gli propone di rendersi complice insieme alla donna del furto di un’importante opera di un celebre pittore eremita (Donald Sutherland). Presto si scoprirà che dietro quel furto su commissione si nascondono intenti ben più complessi, e Figueras scoprirà lati ancora più oscuri del suo animo, mentre tutto sembrerà sfuggirgli di mano.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
CONFERMATO COME FILM DI CHIUSURA
COSA SAPPIAMO: Giuseppe Capotondi, dopo una lunga carriera all’estero nel videoclip e nella pubblicità, è assurto alla fama nel 2009 con il lungometraggio La Doppia Ora, presentato in concorso alla 66. Mostra del Cinema di Venezia, per poi proseguire con una carriera da shooter televisivo (Berlin Station e Suburra – La Serie). Ha perfettamente senso un ritorno al Lido in cerca di riscatto a dieci anni di distanza, con un lavoro che promette di far parlare molto anche all’estero. Libero adattamento del romanzo The Burnt Orange Heresy di Charles Willeford, il film è una storia di sfrenata ambizione e inaccettabili compromessi morali che si lascia alle spalle le paludi della Florida del libro ed esplora la ben più amena cornice del Lago di Como. Incuriosisce il ritorno di Claes Bang nei panni di un personaggio che somiglia molto al ruolo che gli ha dato la fama internazionale, il gallerista di The Square; ma ovviamente tutti i riflettori saranno puntati su Mick Jagger, che – c’è da scommetterci – ruberà la scena. Un thriller/noir ambientato nel mondo dell’arte sembra una proposta perfetta per i palati fini degli spettatori del 76. Festival di Venezia.
SEBERG – AGAINST ALL ENEMIES [CONFERMATO FUORI CONCORSO]
REGISTA: Benedict Andrews
CAST: Kristen Stewart, Anthony Mackie, Vince Vaughn, Zazie Beetz
TRAMA: Un giovane e ambizioso agente dell’FBI assegnato al programma COINTELPRO viene incaricato di investigare sull’iconica attrice Jean Seberg quando questa inizia a frequentare l’attivista Hakim Jamal, le Pantere Nere e il tumultuoso movimento per i diritti civili nella Los Angeles di fine anni ’60.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
COSA SAPPIAMO: Produzione Amazon nonché secondo lungometraggio di finzione di Benedict Andrews, Seberg – Against All Enemies è un thriller politico incentrato sulla figura di Jean Seberg, attrice-icona della Nouvelle Vague qui interpretata da Kristen Stewart (già straordinaria in Personal Shopper). Nello specifico la pellicola si concentra sul deterioramento della salute mentale della Seberg causato dall’invasiva campagna di controllo e discredito mediatico a opera dell’FBI, e al vortice di ossessione che portò la giovane stella francese al suicidio. Una storia vera tanto assurda da sembrare improbabile anche per i gialli più arditi, ma anche la parabola discendente di una diva da sogno e un lavoro di forte denuncia politica.
VIVERE
REGIA: Francesca Archibugi
MOSUL
REGIA: Matthew Michael Carnahan
ADULTS IN THE ROOM
REGIA: Costa-Gavras
THE KING
REGIA: David Michôd
TUTTO IL MIO FOLLE AMORE
REGIA: Gabriele Salvatores
VENEZIA 76: FUORI CONCORSO – EVENTI SPECIALI
NO ONE LEFT BEHIND
REGIA: Guillermo Arriaga
ELECTRIC SWAN
REGIA: Konstantina Kotzamani
IRRÉVERSIBLE – INVÉRSION INTEGRAL
REGIA: Gaspar Noé
ZEROZEROZERO (episodi 1 e 2)
REGIA: Stefano Sollima
THE NEW POPE (episodi 2 e 7)
REGIA: Paolo Sorrentino
NEVER JUST A DREAM: STALNEY KUBRICK AND EYES WIDE SHUT
REGIA: Matt Wells
EYES WIDE SHUT
REGIA: Stanley Kubrick
VENEZIA 76: FUORI CONCORSO – NON FICTION
Woman di Yann Arthus-Bertrand e Anastasia Mikova
Rogers Waters Us + Them di Sean Evans e Roger Waters
I Diari di Angela – Noi Due Cineasti. Capitolo Secondo. di Yervant Gianikian e Angela Riucci
Citizen K di Alex Gibney
Citizen Rosi di Didi Gnocchi e Carolina Rosi
The Kingmaker di Lauren Greenfield
State Funeral di Sergei Loznitsa
Colective (Collective) di Alexander Nanau
45 Seconds of Laughter di Tim Robbins
Il Pianeta In Mare di Andrea Segre
VENEZIA 76: ORIZZONTI
Pelikanblut (pelican blood) di Katrin Gebbe
Zumiriki di Oskar Alegria
Bik Eneich – Un Fils di Mehdi M. Barsaoui
Blanco en Blanco di Théo Court
Mes Jours De Gloire di Antoine De Bary
Nevia di Nunzia De Stefano
Moffie di Oliver Hermanus
Hava, Maryam, Ayesha di Sahraa Karimi
Rialto di Peter Mackie Burns
Borotmokmedi (the criminal man) di Dmitry Mamuliya
Revenir di Jessica Palud
Giants Being Lonely di Grear Patterson
Qiqiu (Balloon) di Pema Tseden
Verdict di Raymund Ribay Gutierrez
Metri Shesho Nim (just 6.5) di Saeed Roustaee
Chola (Shadow of Water) di Sasidharan Sanal Kumar
Sole di Carlo Sironi
Madre di Rodrigo Sorogoyen
Atlantis di Valentyn Vasyanovych
VENEZIA 76: SCONFINI
Chiara Ferragni – unposted di Elisa Amoruso
Les Épouvantails di Nouri Bouzid
Il Varco di Federico Ferrone e Michele Manzolini
Effetto Domino di Alessandro Rossetto
VENEZIA 76: GIORNATE DEGLI AUTORI 2019
VENEZIA 76: SETTIMANA DELLA CRITICA 2019
FILM CHE ERANO ATTESI PER VENEZIA 76 MA CHE NON CI SARANNO:
LE MANS ’66 – LA GRANDE SFIDA (FORD VS FERRARI)
REGISTA: James Mangold
CAST: Christian Bale, Matt Damon, Jon Bernthal
TRAMA: Il designer di automobili americano Carroll Shelby e il pilota Ken Miles sfidano le intromissioni dei vertici aziendali, le leggi della fisica e i propri demoni per costruire una rivoluzionaria auto da corsa per Ford e sfidare la Ferrari alla 20 ore di Le Mans del 1966.
DATA DI USCITA ITALIANA: 14 novembre 2019
DISTRIBUZIONE ITALIANA: Twentieth Century Fox
TRAILER: https://youtu.be/HAiYY6kxVig
COSA SAPPIAMO: Ford Vs Ferrari, il cui pessimo titolo italiano è Le Mans ’66 – La Grande Sfida, segna il ritorno dietro la macchina da presa di James Mangold, autore di grande esperienza (Walk the Line – Quando l’Amore Brucia l’Anima, Kate and Leopold, Cop Land, Quel Treno per Yuma) celebrato dal grande pubblico soprattutto per la sua più recente pellicola, il riuscitissimo cinecomic Logan – The Wolverine. Non c’è dubbio sul talento di Mangold nel girare le scene d’azione e nel gestire il ritmo, e sembra proprio che è su questi suoi punti di forza che farà leva nel dare carattere a quello che è a tutti gli effetti un bio-pic. Nessun dubbio sulla grande qualità dei due interpreti principali, che in realtà sostituiscono Brad Pitt e Tom Cruise, inizialmente collegati al progetto.
I DUE PAPI (The Two Popes)
REGISTA: Fernando Meirelles
CAST: Jonathan Pryce, Anthony Hopkins, Juan Minujin
TRAMA: Qual è il rapporto che lega e contrappone Benedetto XVIII/Joseph Ratzinger (Anthony Hopkins) e Papa Francesco/Jorge Mario Bergoglio (Jonathan Pryce), il Papa del rigore e del ‘grande rifiuto’ e il suo successore tanto amato e osteggiato per il suo progressismo? Il film si muove tra le opposte visioni di due due più potenti leader della Chiesa cattolica, entrambi a loro modo costretti a confrontarsi con il proprio passato e con l’identità della contemporaneità per cercare di mantenere in vita l’istituzione ecclesiastica.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: Netflix
COSA SAPPIAMO: La somiglianza tra Jonathan Pryce – l’Alto Passero di Game of Thrones – e Papa Francesco non solo ha alimentato alcuni dei più divertenti meme degli ultimi anni, ma ha evidentemente ispirato Fernando Meirelles ad allestire una pellicola che promette di essere profonda e provocatoria, ben lontana da toni agiografici. Il regista brasiliano, apprezzato dall’Academy e già passato da Venezia, Cannes e Berlino, ha saputo dimostrare un solidissimo talento dapprima con il meraviglioso City of God e poi con adattamenti letterari di le Carré (The Costant Gardener – La Cospirazione) e Saramago (Blindness – Cecità). Un autore di talento, un’improbabile storia di potere, fede e corruzione e due grandissimi interpreti sono tutti ingredienti che fanno della pellicola Netflix un titolo ideale per il Festival di Venezia 2019.
THE AERONAUTS
REGISTA: Tom Harper
CAST: Felicity Jones, Eddie Redmayne
TRAMA: La pilota Amelia Wren (Felicity Jones) e lo scienziato James Glaisher (Eddie Redmayne) si ritrovano a dover fronteggiare un’epica sfida per la propria sopravvivenza mentre sono in volo su una mongolfiera nella speranza di fare nuove scoperte.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
COSA SAPPIAMO: Se la fama di regista di Tom Harper non è delle più consolidate (nonostante la buona accoglienza critica ricevuta nel 2018 dal suo Wild Rose), la sua reputazione da shooter televisivo è ben più pregevole, grazie alle ottime prove collezionate dietro la macchina da presa in serie come Peaky Blinders, Misfits, Guerra e Pace e The Son. Stavolta però Harper ci riprova con una storia che, complice la coppia Redmayne-Jones già vista in La Teoria del Tutto, pare costruita su un perfetto e rassicurante mix di avventura, buoni sentimenti e spettacolarità romantica. Le vicende del film si ispirano solo in parte a eventi reali (in particolare alle disavventure di Glaisher e Henry Coxwell risalenti al 5 settembre 1862) e mentre il personaggio di James Glaisher è veramente esistito, quello di Amelia Wren è frutto di fantasia e ha tratti che si rifanno a diverse pioniere del volo aerostatico e non, da Sophie Blanchard a Margaret Graham passando per Amelia Earhart. Sulla carta il progetto sembra più una produzione da grande studio che una pellicola ‘da festival’, ma il fatto che a finanziarla ci sia Amazon rimescola le carte sul tavolo.
FIRST COW
REGISTA: Kelly Reichardt
CAST: Dylan Smith, Patrick D. Green, Clayton Nemrow
TRAMA: Oregon, 1820. Cookie Figowitz, cuoco per un gruppo di cacciatori, incrocia la propria strada con l’esule Henry Brown e i due iniziano un folle viaggio che li porta dai terreni inesplorati del West fino alla Cina – e ritorno. Centosassanta anni dopo Tina Plank, una teenager depressa, diventa amica di Trixie, una ragazza dal passato problematico. Quando le due si imbatteranno per caso in due scheletri dissotterrati, le vite di Tina, Trixie, Cookie e Henry si legheranno tra logo in modi sorprendenti.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
COSA SAPPIAMO: Adattamento del libro The Half Life di Jonathan Raymond (che scrive anche la sceneggiatura), First Cow rappresenta un seguito ideale di Meek’s Cutoff, western con Michelle Williams e Paul Dano firmato dalla regista nel 2010. Kelly Reichardt, nota per le immagini pittoricistiche e per lo stile austero che va dritto al cuore delle storie, non è certo estranea al Festival di Venezia e anzi ha già concorso per il Leone d’Oro tanto con il suddetto western quanto con Night Moves nel 2013. Il suo talento è la migliore garanzia di una presenza più che meritata in concorso, che va ben oltre le ragioni di un contentino in quota rosa.
JUDY
REGISTA: Rupert Goold
CAST: Renée Zellweger, Jessie Buckley, Rufus Sewell, Michael Gambon
TRAMA: Biopic sulla leggendaria attrice, cantante e ballerina Judy Garland, che ritroviamo al suo arrivo a Londra nell’inverno del 1968, mentre si appresta a tenere una serie di concerti sold-out al night club Talk Of The Town.
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: 20th Century Fox
TRAILER: https://youtu.be/Q46cw-cuzAQ
COSA SAPPIAMO: Adattamento del dramma teatrale End of the Rainbow di Peter Quiter, il secondo lungometraggio per il cinema di Goold (che succede a True Story) sembra possa avere tutti i crismi per conquistare l’Academy in previsione degli Oscar 2020. Il ritratto biografico di una delle più carismatiche performer del secolo scorso potrà infatti far leva su una storia ricca di chiaroscuri e momenti emozionanti, su un’interpretazione da parte della Zellweger che pare possa far molto parlare di sé e su numeri musicali di forte impatto. A suo modo probabilmente un’idea di cinema imbrigliata nei vincoli del genere, che però promette di conquistare la critica come il grande pubblico.
QUI RIDO IO
REGISTA: Mario Martone
CAST: Toni Servillo
TRAMA: Qui Rido Io è un biopic dedicato alla figura di Eduardo Scarpetta
DATA DI USCITA ITALIANA: sconosciuta
DISTRIBUZIONE ITALIANA: sconosciuta
COSA SAPPIAMO: «Qui Rido Io» ricordava al pubblico la scritta che campeggiava su una facciata de ‘La Santarella’, la sfarzosa villa al Vomero che Eduardo Scarpetta aveva acquistato con i proventi delle sue commedie. Scarpetta, il più importante autore e attore del teatro napoletano nonché padre nobile del teatro dialettale moderno, segnò per sempre la storia della cultura italiana e, tra figli riconosciuti e non, diede vita a una vera dinastia del palcoscenico partenopeo, dai fratelli Scarpetta ai fratelli De Filippo. Mario Martone torna a Venezia dopo il confuso Capri Revolution e la speranza è che la potenza del personaggio su cui ha puntato la propria lente possa aiutarlo a ritrovare il grande talento cinematografico già dimostrato in passato.
L’IRLANDESE – THE IRISHMAN
REGISTA: Martin Scorsese
CAST: Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci, Harvey Keitel
TRAMA: The Irishman ricostruisce diversi momenti della vita di Frank Sheeran detto l’Irlandese (Robert De Niro), spietato sicario della mafia noto per essere amico di Jimmy Hoffa (Al Pacino). Il protagonista ripercorre un trentennio di eventi passati, in particolare rifacendosi alle vicende di Hoffa, ex lottatore di strada che a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta divenne un potentissimo sindacalista dalle frequentazioni poco limpide, per poi finire incarcerato per corruzione, rilasciato quindi per volere di Nixon, e poi attirato in una trappola e ucciso probabilmente proprio dal vecchio amico Frank Sheeran.
DATA DI USCITA ITALIANA: ottobre 2019
DISTRIBUZIONE ITALIANA: Lucky Red/Netflix
TRAILER: https://youtu.be/gfr44G1KJmc
COSA SAPPIAMO: Adattamento del libro d’inchiesta Heard You Paint Houses di Charles Brandt, The Irishman non può che suscitare la febbrile attenzione di chiunque, visti i nomi in gioco. Dopo la storia sopra le righe di The Wolf of Wall Street e l’intimismo di Silence, il maestro della Nuova Hollywood torna alle atmosfere già sondate tra gli altri nello show HBO che ha co-prodotto e di cui ha diretto il pilot, Boardwalk Empire. La storia di partenza è appassionante e il cast artistico da far tremare le vene ai polsi, ma l’unica incertezza rimane la resa degli effetti speciali che verranno usati in buona parte del metraggio per ringiovanire digitalmente di diversi decenni i protagonisti. Tutti ricordiamo con chiarezza De Niro, Pacino e Pesci da giovani, e dal momento che Scorsese più volte ha fatto slittare i tempi di post-produzione perché non del tutto soddisfatto dei VFX (e non escludiamo affatto ulteriori ritardi, che potrebbero tagliar fuori il film dalla deadline veneziana), rimane la grande curiosità di scoprire se i maghi della Industrial Light & Magic riusciranno a lasciarci a bocca aperta o ci abbandoneranno nella valle perturbante. Con oltre 200 milioni di $ di budget, è il film più costoso nella carriera del regista e con tutta probabilità riporterà Netflix a reclamare qualche statuetta agli Oscar 2020, come già successo con Roma di Cuaron – vincitore proprio a Venezia.
JOJO RABBIT
REGISTA: Taika Waititi
CAST: Scarlett Johansson, Sam Rockwell, Taika Waititi, Rebel Wilson
TRAMA: Jojo (Roman Griffin Davis) è un ragazzino solitario nella Germania nazista che rimane sconvolto quando scopre che sua madre (Scarlett Johansson) nasconde una giovane ebrea (Thomasin McKenzie) in soffitta. Diviso tra l’amore per la genitrice e il cieco nazionalismo, il protagonista dovrà chiarirsi le idee potendo fare affidamento solo sul suo amico immaginario, un demenziale Adolf Hitler (Taika Waititi).
DATA DI USCITA USA: 18 ottobre 2019
DISTRIBUZIONE ITALIANA: 20th Century Fox
COSA SAPPIAMO: Il grande pubblico conosce Taika Waititi soprattutto per il suo Thor: Ragnarok, divisivo cinecomic Marvel che è stato amato o odiato proprio per la sovrabbondanza di quel surreale umorismo che è la cifra di Waititi – e che gli è valso l’affidamento anche del quarto film sul Dio del Tuono, che tornerà nella lebowskiana versione del bro-Thor che abbiamo conosciuto in Avengers: Endgame. Il regista neozelandese però ha iniziato a farsi conoscere già un lustro fa con lo straordinario Vita da Vampiro, ormai diventato un vero cult movie, ed è proprio quell’umorismo iconoclasta e irresistibile che ci aspettiamo di trovare in Jojo Rabbit, insieme alla grande sensibilità e leggerezza nel raccontare teenager problematici già dimostrata in Boy (2010) e Selvaggi in Fuga (2016). Il film ha tutte le carte in regola per conquistare il Lido, e non vediamo l’ora di scoprire in che modo Waititi avrà sfruttato la sua grandissima verve di attore comico per prendersi gioco di Hitler. Il film sarà presentato in anteprima internazionale al Toronto Film Festival, ma ci piacerebbe ritrovarlo a Venezia magari nella categoria Sconfini.