A sette anni dall’uscita di Men in Black 3, il 25 luglio arriva nelle sale italiane lo spin-off diretto da F. Gary Grey: Men in Black: International. Abbandonato l’iconico duo formato da Will Smith e Tommy Lee Jones, la produzione punta sulla nuova coppia Chris Hemsworth – Tessa Thompson, la cui alchimia, già evidente in Thor: Ragnarok, costituisce uno dei punti di forza del film.
MEN IN BLACK: INTERNATIONAL, NUOVI VOLTI E NUOVE LOCATION
Già dal titolo è possibile intuire la consistente varietà dell’ambientazione: l’agente H (Chris Hemsworth) e l’agente M, nuova recluta interpretata da Tessa Thompson, viaggiano tra l’Inghilterra e il Marocco, toccando le sponde napoletane e volando fin sulla punta della Tour Eiffel.
La storia di Molly, futura agente M, inizia a otto anni: dopo un incontro ravvicinato nella sua cameretta con un piccolo alieno, Molly si pone l’obbiettivo di entrare nell’organizzazione internazionale che si occupa di relazioni interstellari. A trent’anni, finalmente, riesce a trovare i Men in Black e, dopo un tagliente incontro con l’agente O (Emma Thompson), viene assunta. Spedita nella sede di Londra incontra l’agente H e viene coinvolta poco dopo in un attacco alieno, che si rivelerà avere risvolti sinistri. Tra fughe, signore della guerra, moto volanti e armi al laser, H e M dovranno affrontare una minaccia ancora più inaspettata di un’invasione aliena: una talpa nei Men in Black.
INTRATTENIMENTO ESTIVO SENZA GUIZZI
La pellicola, con i suoi irrealistici inseguimenti, i combattimenti all’ultimo sangue e gli eroi perduti che ritrovano la loro grandezza, è perfettamente identificabile come una delle classiche commedie d’azione statunitensi, e l’origine americana emerge ancora di più nei concetti cardine della pellicola: grandi organizzazioni internazionali dotate di mezzi e risorse illimitate, un governo che mente ai cittadini, ed eroi che salvano il mondo. Pur con tali premesse, la pellicola non è scadente e si presenta come un godibile prodotto con cui intrattenersi nelle serate estive. Chiaramente se si cerca un capolavoro o un film di spessore è meglio astenersi dalla visione, perché Men in Black: International è semplicemente una storia intessuta di fantascienza, romance e commedia.
Pur non essendo al livello degli altri capitoli della saga, Men in Black: International riesce a mantenere una vena comica, strappando più di una risata allo spettatore: la coppia Thompson – Hemsworth dimostra di avere la complicità e la chimica sufficienti per far scorrere la sceneggiatura curata da Art Marcum e Matt Holloway.
Inoltre, nonostante non si possa affermare che Men in Black sia un film impegnato, è apprezzabile il tentativo di aprire la saga alla figura femminile, in linea con un trend che sta ampiamente attraversando il mondo cinematografico. Non solo infatti l’agente M e l’agente O rivestono un ruolo di primaria importanza all’interno della trama, ma anche la sceneggiatura strizza l’occhio alle donne, con uno degli scambi più riusciti tra l’agente O e la neoassunta agente M: “Benvenuta nei Men in Black” “Men?” “Lascia stare. Non sai quanto ci ho provato. Sono troppo attaccati a quel nome”.