Per mitigare i tempi d’attesa del sequel, la cui data d’uscita è a quanto pare fissata per l’autunno di quest’anno, CG Entertainment, in collaborazione con Sony Pictures Home Entertainment, ha deciso di lanciare una nuova edizione home video di Benvenuti a Zombieland (2009). Divertente, romantico, satirico, il film riscuote subito un grande successo in termini d’entrate: nelle prime cinque settimane incassa la bellezza di 73,7 milioni di dollari (questa cifra si riferisce esclusivamente al botteghino a stelle e strisce). Le nuove edizioni (DVD e Blu-Ray) migliorano nettamente l’approccio al film grazie all’inserimento di numerosi contenuti extra, che comprendono scene eliminate, commento degli attori, del regista e degli sceneggiatori, dietro le quinte, trailer ufficiali e le featurette In cerca di Zombieland, Zombieland è la tua terra, La zombificazione degli Stati Uniti, L’attacco degli Zombi, Gli effetti visivi, Oltre il cimitero; nonché una traccia Picture in Picture dietro le quinte (solo in versione Blu-ray).
IL GRANDE SUCCESSO DI BENVENUTI A ZOMBIELAND
Nella carriera di Ruben Fleischer, Benvenuti a Zombieland riveste un ruolo di primaria importanza. Infatti, oltre a rappresentare il primo lungometraggio che lo ha coinvolto direttamente in veste di regista, portandolo dietro la macchina da presa, è stato un agevole punto d’imbarco per il successo. Un successo forse anche un po’ inaspettato . A distanza di dieci anni dalla sua uscita, il film è diventato un vero cult per gli estimatori degli zombie movies – e non solo. La riuscita del progetto va sicuramente rintracciata nella vivacità del suo stile narrativo, permeato di un umorismo spontaneo e brioso.
Il Paese delle grandi opportunità, del grande sogno, dei monumentali grattacieli è ridotto a un desolato teatro di reviviscenza, dacché un virus misterioso ha ucciso gran parte della popolazione, facendola tornare in vita sottoforma di zombie affamati di carne umana. In questa cornice apocalittica si muovono i quattro protagonisti della storia, che il destino ha fatto incontrare durante il viaggio della salvezza. Niente nomi reali. Tra loro si chiamano con i nomi delle destinazioni che hanno intenzione di raggiungere: Columbus (Jesse Eisenberg), Tallahassee (Woody Harrelson), Wichita (Emma Stone) e Little Rock (Abigail Breslin) – le ultime due sono sorelle. Inizialmente diffidenti l’uno con l’altro, saranno costretti a unire le forze ai fini della sopravvivenza, per poi (ri)scoprire valori quali l’amore, la gioia, la paura di perdere l’altro e la famiglia.
UNA COMMEDIA TRA ORRORE E ROAD MOVIE
Se con L’alba dei morti dementi di Edgar Wright la commedia horror aveva assorbito il famoso british humor, con Benvenuti a Zombieland torna a una dimensione d’oltreoceano. L’umorismo si fa più smaccato, infarcito di continui riferimenti alla cultura pop. Lo spazio si dilata, la vicenda di matrice orrorifica abbraccia il road movie, il cui tema del viaggio è tanto caro alla narrativa statunitense. Gli esterni sono spesso girati in sterminate – quanto deteriorate – autostrade lanciate all’orizzonte. Eppure il viaggio più interessante è esistenziale, da compiersi sul percorso che Rhett Reese e Paul Wernick (sceneggiatori del film) hanno finemente tracciato sui quattro protagonisti della storia. Ciascuno di essi evolve interiormente, rivelandosi sempre più allo spettatore con l’incedere della trama. Da una situazione iniziale dove non si conoscono neanche i nomi dei protagonisti – quasi fossimo di fronte a un caper movie -, si passa a una chiara panoramica dei loro desideri, paure e tragedie passate. Chi avrebbe mai immaginato che dietro alla follia distruttrice di Tallahassee si celasse un affettuoso padre di famiglia? Ma in materia di metamorfosi, il personaggio più intrigante è senz’altro Columbus. La sua trasformazione è antitetica a quella delle persone sterminate dal virus. Se con lo scoppio dell’epidemia quest’ultime sono passati da uno status di esseri sociali a morti viventi, Columbus scopre le relazioni interpersonali . Da un quadro iniziale che lo ritrae come individuo asociale, codardo, confinato tra le pareti della sua cameretta, l’avventura apocalittica lo sradica dall’opprimente comfort zone, iniziandolo alla vita e all’amore.
LE CITAZIONI POP E IL CAMEO DI BILL MURRAY
I morti viventi di Benvenuti a Zombieland si discostano dall’immaginario classico. La goffaggine degli zombie di Romero, viene qui rimpiazzata da movimenti veloci, quasi atletici. Più di una volta li vediamo scavalcare agilmente grandi ostacoli. Ma sono tanto atletici quanto ingenui; e anche molto divertenti (la maggior parte delle gag più esilaranti del film li vede protagonisti assoluti). I momenti di tensione vengono spesso spezzati da battute intrise di riferimenti alla cultura pop ( il risultato è brillante); e il passaggio dal registro drammatico a quello comico è favorito dalle ottime prestazioni degli attori protagonisti. Uno degli elementi imprescindibili affinché un film possa restare impresso nella mente degli spettatori, diventando un cult movie, è la presenza di scene memorabili. Requisito pienamente soddisfatto da Zombieland: come dimenticare l’esilarante cameo di Bill Murray?