Con circa 120 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e venti Grammy Awards vinti, Bruce Springsteen è una delle icone musicali statunitensi più riconoscibili degli ultimi 40 anni; la sua visione dell’America, concentrata soprattutto sul racconto degli ultimi e della frontiera, ha conquistato intere generazioni. L’ultimo disco del Boss, Western Stars (uscito quest’anno), è stato l’ennesimo successo di critica e pubblico di una carriera straordinaria: dopo qualche mese dall’uscita dell’album è stato presentato al Toronto International Film Festival (e, in anteprima italiana, alla 14. edizione della Festa del Cinema di Roma) il lungometraggio omonimo, diretto dallo stesso Springsteen e da Thom Zimny, che ci mostra l’ultimo lavoro discografico del cantautore americano sotto una luce diversa. Il film, distribuito in Italia da Warner Bros Italia, sarà in sala il 2, 3 e 4 dicembre.
UN CONCERTO INTIMO CHE FARÀ IMPAZZIRE I FAN DEL BOSS
Il film-concerto, registrato in un vecchio fienile della casa di Springsteen adibito appositamente per l’esibizione, non mostra solo la maturità di un rocker che ha fatto la storia della musica ma anche il suo passato e le sue radici. La struttura del lungometraggio è semplice ma efficace: nell’intervallo tra un brano e l’altro (l’album è composto da ben 13 tracce), il cantautore spiega allo spettatore la genesi di ogni canzone accompagnato da immagini d’archivio. È live però che Springsteen dà il meglio di sé: accompagnato da una band e da un’orchestra formata prevalentemente da archi, il Boss è un animale da palcoscenico che non solo fa impazzire i suoi fan ma è in grado di conquistare anche coloro che non si sono mai avvicinati alla sua musica.
Western Stars tocca temi molto cari alla poetica del suo autore come l’America più profonda, la solitudine, la famiglia e l’amore, incarnato nella figura della storica compagna Patti Scialfa (che nel concerto ha un ruolo molto rilevante); a supportare l’ipnotica performance di Springsteen una messa in scena suggestiva curata nei minimi dettagli (soprattutto dal punto di vista delle luci e della scenografia) e una macchina da presa che è al servizio dell’esibizione (da sottolineare il lavoro di montaggio di Thom Zimny, già regista del live Springsteen On Broadway disponibile su Netflix).
Se amate il Boss, Western Stars è un film che non potete assolutamente perdere (considerando anche la breve permanenza della pellicola in sala) ma anche se siete dei semplici appassionati di musica non rimarrete indifferenti di fronte all’energia e al talento di un grande menestrello del rock.