“Totalmente,teneramente,tragicamente” così recita la battuta più famosa de Il disprezzo, pellicola di Godard con Michel Piccoli e Brigitte Bardot alla quale Cannes dedica la locandina di quest’anno, raffigurante quella scena in cui lo stesso Piccoli sale le scale della meravigliosa villa di Capri di Curzio Malaparte. C’é un po’ di Italia nella locandina – il film è tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia – come c’era moltissima Italia nell’ultimo poster che il festival aveva dedicato a un film, era il 2009 e il film in questione era L’avventura di Michelangelo Antonioni, primo film della saga dell’incomunicabilità.
L’Italia era anche ben presente l’anno scorso. Non solo Moretti, Sorrentino e Garrone ma anche il meno conosciuto Roberto Minervini, documentarista che con Louisiana era andato vicinissimo a vincere nella sezione un certain regard.
Insomma la stampa francese ama il cinema italiano e i film italiani. Nonostante la delusione dal punto dei visti dei primi, Cahiers du cinéma aveva eletto Mia madre miglior film del 2015, senza nascondere da parte della rivista una grande simpatia per la nostra cinematografia, considerata ancora a livello mondiale un’industria di grandi, grandissimi cineasti.
Negli ultimi giorni varie testate, su tutte Variety, si sono prodigate, come per ogni fine marzo che si rispetti, a stilare una lista di possibili partecipanti a quello che a tutti gli effetti è il più importante festival di cinema del mondo.
Evitando iperboli e ipotesi infondate, cerchiamo di fare il punto sui ‘probabilissimi’, diciamo pure ‘quasi certi’, concorrenti alla Palma d’Oro del 2016.
Cominciamo proprio dai nostrani. Chi segue un po’ il regista toscano Paolo Virzì avrà sicuramente già visto da parecchio tempo il trailer de La pazza gioia, la sua ultima fatica con Valeria Bruni Tedeschi e la fedelissima compagna Micaela Ramazzotti. L’uscita, prevista da tempo per marzo, è slittata verso la metà di maggio in piena concomitanza con la competizione francese. Probabilmente non ci credeva Virzì e nemmeno ci credevano i produttori, ma, con un po’ di sorpresa anche da parte nostra, il regista toscano sarà quasi certamente e, per la prima volta dopo svariati successi ai David, in concorso al festival francese.
Continua invece l’annata roboante del veterano Marco Bellocchio, che dopo il bellissimo Sangue del vostro sangue, presentato alla mostra del cinema di Venezia, ha buone possibilità di approdare a Cannes con Fai bei sogni, tratto da un romanzo di Gramellini e avente come protagonista Berenice Bejo.
Esclusa invece la presenza de Le confessioni di Roberto Andò e con Toni Servillo (qui il trailer), la cui uscita è stata annunciata per la fine di aprile.
‘Certissimi’ invece due decani del cinema come Spielberg ed Allen, i quali si contenderanno la serata di apertura. Il film del regista di Jurassic Park è sicuramente il più interessante, poiché dopo un ambo di pellicole politico-storiche – il recente Il ponte delle spie firmato dai fratelli Coen e il precedente Lincoln – si presenta con un adattamento del cult per l’infanzia di Roal Dahl BFG , conosciuto in Italia come Il grande gigante gentile. Un ritorno a una storia per l’infanzia, 34 anni dopo E.T. l’extraterrestre.
Woody Allen sarà sicuramente fuori concorso con un film dal titolo provvisorio Cafe society, con protagonisti Kristen Stewart e Jesse Eisenberg.
Veterani tra i veterani, però, saranno i fratelli Dardenne con il loro The unknowm girl e Paul Verhohen con Elle, dramma con protagonista Isabelle Huppert.
Un occhio di riguardo anche per il giovanissimo talento francese Xavier Dolan, probabilmente in concorso con It’s only the end of the world, adattamento dell’opera teatrale di Jean Luc Lagrace su uno scrittore che torna dalla sua famiglia per annunciare la propria morte. Vincent Cassel, Marion Cotillard e Lea Seydoux tra il cast di quella che sarà la vera grande povera di maturità di un cineasta che a soli ventisei anni ha rivoluzionato il mondo del cinema. Supernova o genio? Mommy aveva convinto sia la giuria che il pubblico, speriamo di poter assistere a una nuova grande, struggente, opera del canadese.
Infine ricordiamo i grandi e attesi ritorno di Pedro Almodovar con Julieta e di Sean Penn con The last face. Sicuramente esclusi Silencio di Martin Scorsese – progetto ‘covato’ per un decennio – a causa della scelta dei produttori di preservarlo fino all’uscita. Sorte analoga per Snowden di Oliver Stone, un po’ scomparso dopo l’orrendo Le belve.
Una menzione speciale, forse ultra speciale, merita Nicholas Winding Refn, che alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se avrebbe portato al festival The Neon Demon – horror ambientato a Los Angeles – ha risposto qualcosa come “Non lo so, è un casino. Forse riesco a finirlo, forse no.” Incrociamo tutti le dita nella speranza che ci riesca e che torni a livelli di Drive e Bronson, dimostrandoci che Only god forgives è stato solo uno spiacevole incidente.
Appuntamento al 14 aprile sul sito di Cannes, dove George Miller, presidente di giuria, annuncerà la lista ufficiale delle opere in concorso. Ovviamente ve ne parleremo sull’Anonima Cinefili.
Cannes 2016: cosa aspettarci?
Si avvicina l'annuncio del cartellone del celebre festival francese. Facciamo il punto su quali sono i concorrenti che ci aspettiamo di ritrovare a contendersi la Palma d'Oro.