Un Altro Giro (titolo originale Druk, titolo internazionale Another Round), nuovo film di Thomas Vinterberg che l’autore danese ha presentato alla Festa del Cinema di Roma dopo il debutto a Toronto (originariamente doveva concorrere a Cannes 2020), è stato premiato agli Oscar 2021 come Miglior Film Straniero.
Forte della maiuscola interpretazione di un impeccabile Mads Mikkelsen, Un Altro Giro arriva agli Academy con un palmarès impressionante, ma tutto questo successo ha un sapore amaro per il cineasta ex teorico del Dogme 95: il lungometraggio è infatti dedicato a Ida, la figlia diciannovenne del regista morta per un incidente di macchina avvenuto durante la realizzazione del film.
UN ALTRO GIRO (DRUK): IL FILM CON MIKKELSEN SI RIASSUME NELLA FRASE «NON BEVO MAI PRIMA DI COLAZIONE»
La celebre frase di Winston Churchill è sintomatica di quanto l’alcol abbia influito sulla vita di tantissimi esponenti della politica e della cultura. Vinteberg, che ha scritto insieme a Tobias Lindholm la sceneggiatura di Un Altro Giro, ha preso ispirazione dall’assunto che un piccolo drink aiuti a liberare la mente dalle costrizioni mentali e dai freni inibitori.
Il regista così si lancia in un’avventura che coinvolge quattro insegnanti di mezz’età alle prese con i propri piccoli drammi familiari e lavorativi. Martin (Mikkelsen) è un docente di storia del liceo, poco avvezzo alle spiegazioni tradizionali ma molto colto e preparato. Martin si trova in un momento di difficoltà e alla cena per il quarantesimo compleanno dell’amico Nikolaj (Magnus Millang) scopre di non essere il solo.
UN ALTRO GIRO DI VINTERBERG E LA STRANA TEORIA DI UNO PSICOLOGO NORVEGESE
Insieme ai colleghi Tommy (Thomas Bo Larsen) e Peter (Lars Ranthe), dopo una serata di bevute e divertimento, Martin decide di sottoporsi ad un piccolo esperimento di gruppo. Secondo la teoria dello psicologo norvegese Finn Skårderud l’uomo nasce con un deficit di alcol nel sangue dello 0,5%. Guidato da Nikolaj, che insegna psicologia, il gruppo di professori inizia a seguire alla lettera questo folle assunto, con tanto di appunti e considerazioni sull’andamento dell’esperimento.
L’ubriachezza parte al mattino per terminare all’ora di cena, in modo tale da essere sempre un pochino alticci durante l’orario lavorativo. L’euforia causata dall’alcol contribuisce ad alzare il livello di autostima dei docenti ma il risvolto della medaglia è ben più amaro di un sorso di vodka al mattino.
UN ALTRO GIRO SOVVERTE GLI EQUILIBRI CON IRONIA
Vinteberg ci offre un film spregiudicato, ironico, non convenzionale e sfacciato, ma lo fa attraverso una narrazione di stampo documentaristico, dove la regia si limita ad osservare, senza giudicare chi si trova davanti. La situazione dell’alcolismo in Danimarca non è delle migliori e i giovani possono legalmente acquistare alcolici a 16 anni. A confronto ci sono due generazioni, mediate da un protagonista insolito: l’alcol. I lati della medaglia questa volta sono molteplici e cangianti, esattamente come cambia il carattere e la personalità di qualcuno quando beve qualche drink di troppo.
Tra gare di bevute all’estremo, danza jazz e vite familiari frammentate, Un Altro Giro è un film straordinario, dal piglio divertente e leggero, che incita a quella catarsi liberatrice necessaria ad infrangere la routine, nonostante sia accompagnato fin dal primo istante da un inquietante sospetto di imminenti tragedie. Il regista di capolavori come Festen e Il Sospetto, ancora una volta riesce a stupire girando una commedia che in realtà ha tematiche molto più affini al dramma. Un Altro Giro sarà distrubuito prossimamente da Movies Inspired.