In Shadows – Ombre, disponibile in DVD CG Entertainment e in streaming su CG Digital, Alma e Alex sono due ragazze adolescenti che, dopo una catastrofe ambientale, insieme alla madre hanno trovato rifugio in un albergo abbandonato in mezzo al bosco. Alma, la più grande, cerca di non contravvenire alle regole ferree imposte dal genitore il cui unico scopo è quello di proteggere le ragazze dalle insidie che, secondo la donna, si annidano fuori dal bosco. Alex invece, la più piccola, è ribelle, non accetta le restrizioni, le giornate e le notti scandite dagli stessi monotoni rituali: esercitazione all’auto difesa, costruzione di trappole per cacciare gli animali, raccolta di erbe officinali.
Il fiume nero, oltre il quale non possono andare, è il confine che delimita la loro agibilità territoriale. L’unica “trasgressione” che le due ragazze si concedono è di lasciare qua e là nel bosco brevi messaggi della loro presenza. Piccole “briciole di pane”, nella speranza che possano condurre a loro qualcuno che le legga. Una speranza vana che rafforza in Alex il desiderio di cercare una via d’uscita, coinvolgendo la sorella nell’avventura di oltrepassare il confine imposto dalla madre. Quel confine che per Alex segna la separazione tra la monotonia di una vita adolescenziale innaturale e la libertà, la conoscenza e le incognite a cui aspira andare incontro.
SHODOWS – OMBRE DI CARLO LAVAGNA E LA SORPRESA DI MIA THREAPLETON, FIGLIA DI KATE WINSLET
Shadows – Ombre, il secondo lungometraggio di Carlo Lavagna, è una produzione italo-irlandese. In scena solo tre donne, in un’ambientazione limitata e per lo più notturna; scelte rischiose, che però il regista romano supera con grande abilità tecnica, grazie allo sguardo della sua macchina da presa mai indulgente su nessuno dei suoi personaggi, così da arrivare alla fine senza eccessivi appesantimenti e lasciare campo aperto ad ogni possibile “soluzione finale”.
Grande merito anche all’ottima sceneggiatura tutta italiana di Tiziana Triana, Vanessa Picciarelli, Damiano Bruè e Fabio Mollo, e, soprattutto, alla performance di tre attrici di grande livello come Saskia Reeves (la madre), Lola Patticrew (Alex) e Mia Threapleton (Alma). In particolare va segnalata con decisione proprio la prova di Mia Threapleton, primogenita ventenne di Kate Winslet, che, dopo un piccola apparizione a tredici anni accanto alla madre ne Le Regole del Caos, debutta con un ruolo tutto suo da protagonista, dimostrando un grandissimo talento, accompagnato da una fisicità ben gestita e in grado di bucare lo schermo.
SHADOWS – OMBRE E UN’INEDITA VIA ‘ITALIANA’ DI RESPIRO INTERNAZIONALE AL THRILLER PSICOLOGICO
Shadows – Ombre è un thriller psicologico. Un film di genere, certo, ma il grande merito di Carlo Lavagna è di aver cercato una via tutta sua ed esserci quasi completamente riuscito. Il limite più grande è quello di essersi dilungato forse su troppe ‘ombre’ (peraltro mai completamente mostrate ma sempre promesse ed evocate per creare suspense) così da seminare qua e là piccoli indizi che potrebbero togliere il gusto della sorpresa al colpo di scena finale.
Un finale che si presta tuttavia a molteplici ed intriganti letture. Complessivamente Shadows – Ombre è un film di atmosfere, di dialoghi e di una bellissima, accurata ed efficace colonna sonora che impreziosisce tutta la pellicola. L’associazione delle atmosfere a film come A Quiet Place o a Light of My Life non sarà del tutto inappropriata. I più attenti noteranno anche scene che rimandano in parte alla migliore filmografia di Dario Argento ed è questo, anche questo, che pone Shadows – Ombre su una nuova “via italiana” al thriller psicologico e che fa di Carlo Lavagna un regista da seguire con molta attenzione.