Shazam! Furia degli Dei arriva in sala dopo quattro anni dal primo film, con una nuova storia che prende spunto dalla mitologia greca. Squadra che vince non si cambia e dunque stesso cast e stessa regia di David F. Sandberg per il prodotto cinematografico del DC Extended Universe, che si basa sul fumetto ideato da C.C. Beck e Bill Parker nel 1939 e che, ironia della sorte, originariamente si chiamava Capitan Marvel. Shazam! Furia degli Dei è in sala, distribuito da Warner Bros Pictures e i primi dati sembrano suggerire che non riuscirà ad avvicinarsi al successo del primo capitolo, che incassò 366 milioni di dollari ed ebbe un ottimo riscontro di critica.
I supereroi teen, impacciati e poco credibili in una nuova avventura che metterà alla prova Shazam e il suo gruppo
Shazam! Furia degli Dei mantiene un target prettamente adolescenziale, continuando la storyline del primo capitolo dove i protagonisti Billy Batson (Asher Angel) e Freddy Freeman (Jack Dylan Grazer) iniziano a prendere consapevolezza dei propri poteri, non senza generare critiche e dissenso da parte della stampa e dei cittadini di Philadelphia. Il gruppo guidato da Shazam! (Zachary Levi) non è certamente la Justice League di Batman e Superman e prendersi sul serio può diventare persino un problema. A cavallo tra il nuovo DCU con la guida di James Gunn e Peter Safran e i progetti già calendarizzati, l’uscita di Shazam! Furia degli Dei è stata posticipata di quasi un anno, ma questo secondo capitolo conferma la volontà di leggerezza della saga, che si configura come un vero prodotto young adult. Zachary Levi è ancora una volta perfetto nel costume da supereroe sgangherato, che lotta con tutto se stesso per non sentirsi solo al mondo e che trova nella famiglia la motivazione per continuare ad interiorizzare la forza e i poteri di un Dio greco e vestire ancora una volta i panni di Shazam!
Dall’Olimpo al pianeta Terra, il messaggio è l’importanza della condivisione
Salvare il mondo significa per prima cosa salvare se stessi e Billy Batson comprende che il potere del mago (Djimon Hounsou) comporta talmente tante responsabilità da sentirsi in dovere di pianificare ogni mossa del gruppetto di fratelli adottivi e supereroi. In questo secondo capitolo Billy/Shazam! si auto-elegge leader del gruppo, mentre Freddy, Eugene, Darla, Pedro e Mary sono più impegnati a vivere la loro vita ordinaria che a decidere delle sorti del mondo. In particolare emerge Freddy, che con l’alter ego del supereroe (interpretato da Adam Brody) prende sempre più coraggio nell’affrontare i suoi sentimenti.
Sotto la corazza da adulti, si nascondono le fragilità ma anche le leggerezze del gruppo di teenager, che saranno il punto di forza ma anche di debolezza nello scontro con le antagoniste. A dar battaglia agli eroi troveremo infatti tre divinità che arrivano direttamente dall’Olimpo. Le figlie di Atlante, Hespera (Helen Mirren), Calypso (Lucy Liu) ed Anthea (Rachel Zegler), sono scese sulla terra per riappropiarsi dello strumento magico che ha permesso agli uomini di avvicinarsi agli dei. Le divinità sono pronte a scatenare il caos e il compito della “shazarmaglia” (termine che Billy utilizza continuamente) sarà quello di contrastarle e ristabilire l’ordine mondiale.
Shazam! Furia degli Dei unisce il genere del coming of age all’epica favolistica
Lo script di Henry Gayden e Chris Morgan, mette a confronto e intreccia due storyline, che corrispondono a due famiglie, quella dei supereroi teen e delle signore dell’Olimpo. Lo script delinea una netta distanza tra quello che è il mondo terrestre con quello divino, ma rispetto al primo film manca quasi totalmente di profondità. Le relazioni parentali, sentimentali e di amicizia, che rappresentavano lo spirito di Shazam! vengono messe in disparte, per favorire lo scontro epico, che si manifesta con un uso sproporzionato della CGI e una scenografia che innesta un immaginario di creature mitologiche e mondo greco classico in un contesto contemporaneo.
Shazam! Furia degli Dei è un film discreto, che può offrire un intrattenimento godibile soprattutto alle famiglie ma che non ambisce a nulla di più – nonostante a tratti ci provi senza successo, a costo di tradire la ricetta originale. Laddove la sceneggiatura è carente a far divertire rimangono comunque alcuni dialoghi affidati a Zachary Levi e Adam Brody, che interpretano con naturalezza personaggi al limite del grottesco. Se cercate la serietà della Justice League o il supereroe tormentato dai suoi demoni interiori siete sulla cattiva strada, l’ormai morente saga di Shazam! è colorata e divertente, proprio come le caramelle che la piccola Darla ama tanto.
Seppur con ben più di un difetto e penalizzato dalla risoluzione della maggior parte delle novità del personaggio, Billy Batson è un protagonista cui è facile affezionarsi. Purtroppo il dualismo tra adolescenza e maturità, che era il collante dell’intera trama del primo capitolo, in questa avventura viene meno, mentre la trama si avvicina troppo all’immaginario del teen fantasy mitologico, già portato sullo schermo con insuccesso da pellicole come Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo ed Eragon. Shazam! Furia degli Dei ricorda qualcosa di già visto, ma sia per comprendere in che direzione andrà il lato più prettamente spensierato del DCEU guidato da James Gunn, che per vedere nuovamente sullo schermo i simpatici protagonisti, la saga di David F. Samberg meriterebbe un terzo capitolo capace di risollevarne le sorti – cosa che a quanto pare non avrà.