Abbiamo ancora bisogno del cinema d’intrattenimento della cara vecchia Hollywood? Sentiamo ancora la necessità di accomodarci su una poltrona, attendere che si spengano le luci, guardare per qualche ora una pellicola che nulla aggiunge al nostro personale bagaglio di fruitori cinematografici? A breve la risposta. Jodie Foster dietro la macchina da presa si cimenta in una sorta di action movie misto a film pseudo-sociale, mescolando i due generi e creando un cocktail non proprio equilibrato. La sceneggiatura ripropone per l’ennesima volta la storia di un povero disgraziato cha dà di matto dopo aver perso tutti i suoi soldi in una operazione finanziaria. Il povero scemo pensa bene di sequestrare il conduttore della trasmissione televisiva Money Monster, interpretato dal bravo e gigionesco George Clooney, per arrivare al presidente della società che gli ha fatto perdere i suoi risparmi (Dominic West, che per chi scrive resterà sempre il detective McNulty di The Wire). Julia Roberts interpreta la regista dello show, fungendo da metronomo della storia, cercando di scandire i tempi di una pellicola che ben presto si appoggia su cliché triti e ritriti che originano una sorta di effetto sonnolenza nel povero spettatore. Lo schema ripetuto è il seguente: il conduttore parla con il matto, il matto inizia a dire parolacce, la regista consiglia al conduttore qualche frase per calmare il matto, il conduttore fa amicizia col matto. Non c’è altro. Veramente la Foster pensava di mettere in piedi una sorta di breve pamphlet contro le logiche speculative e sanguinarie che le grandi banche mettono giornalmente in atto contro i cittadini americani? Pensava realmente che anteporre la figura di un uomo esasperato, ma in fondo vittima del sistema, contro la figura del giornalista cinico, ma che un cuore sotto sotto ce l’ha, avrebbe generato curiosità, divertimento, interesse, che alla fine della fiera sarebbe riuscita a produrre una pellicola degna di questo nome? Cara Jodie, sei una grande attrice, sei una donna intelligente e proprio per questo era meglio evitare di realizzare un tale obbrobrio. La risposta alla domanda iniziale è sì, abbiamo ancora bisogno del grande cinema di intrattenimento americano. Ma la risposta è anche no, non abbiano la necessità di Money Monster – L’altra faccia del denaro e di tante altre pellicole simili a questa, che non donano nulla agli spettatori che ne fruiscono se non qualche ora di noia e malessere. Il divertimento è altrove, il cinema di genere anche.
Money Monster, un film fotocopia
Jodie Foster dirige George Clooney e Julia Roberts in una pellicola che ricalca noiosamente troppi cliché per risultare interessante.