Zitto zitto, è dall’Argentina che viene il film in concorso rivelazione della Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno: stiamo parlando di El Ciudadano Ilustre, diretto da Mariano Cohn e Gaston Duprat che qui al Lido è stato molto amato sia dalla critica che dal pubblico in sala.
La pellicola racconta la storia di un Premio Nobel che decide di ritornare nel suo paese natale.
Daniel Mantovani (Oscar Martinez), dopo aver ritirato il Nobel della letteratura a Stoccolma, pensa di non avere più nulla da dire, entrando così nel tunnel della depressione. Un giorno però riceve un invito da Salas, il paesino dove è cresciuto, e Daniel pensa che quello sia il momento giusto di ritornare a casa; tra situazioni assurde, vecchi amori ed amicizie conflittuali, Daniel si renderà conto che, tra luci e ombre, questo posto è l’unico che riesce a smuovere la sua vena creativa.
El Ciudadano Ilustre è una divertentissima commedia che parla del “blocco dell’artista”.
I due registi argentini, che hanno alle spalle una formazione video-sperimentale, hanno già trattato un simile argomento nel film L’artista, un’opera provocatoria che esplora il bizzarro mondo dell’arte contemporanea in maniera grottesca; anche El Ciudadano Ilustre mette in discussione il ruolo dell’artista della società, facendolo scendere dal piedistallo e dipingendo il protagonista come una persona uguale a tutti gli altri, vizi e difetti annessi (ma Cohn e Duprat sono spietati anche nei confronti degli abitanti del paesino). Se il film, dal punto di vista strettamente tecnico, è molto criticabile per alcune scelte non felicissime (fotografia dozzinale e camera a mano troppo mossa), ha però dalla sua una scrittura molto intelligente e brillante, con una costruzione delle situazioni comiche da manuale che non ha bisogno di battute per far ridere (la scena della presentazione su Power Point è già un cult e, in un paio di momenti, è difficile trattenere le lacrime da risata); la storia, che nel corso della durata della pellicola si evolverà in maniera non convenzionale con alcuni colpi di scena, ha uno sviluppo così originale che potrebbe generare numerosi remake in giro per il mondo.
El Ciudadano Ilustre è l’esempio di come una pellicola, pur con tutti i suoi difetti, se scritta come si deve ed è sincera nei suoi intenti, non solo è degna di essere in concorso per una Mostra così importante ma può davvero arrivare al grande pubblico generalista; il film, inoltre, si candida a vincere anche qualche premio importante (come miglior sceneggiatura e la coppa Volpi per Oscar Martinez).