I primi due episodi di The Young Pope (qui la nostra recensione) sono stati visti da una media di 953 mila spettatori. Un numero stratosferico che straccia ogni record delle titolatissime serie precedenti e fa stappare lo champagne a Sky e a Paolo Sorrentino.
Jude Law, Diane Keaton e Silvio Orlando rispetto all’inizio di Gomorra – La serie incrementano gli spettatori del 45 per cento, mentre rispetto a 1992 la percentuale si è fermata, si fa per dire, a + 42 per cento. I numeri di The Young Pope sono impietosi anche se raffrontati a due autentici cult che hanno spopolato negli ultimi anni, vale a dire Il Trono di Spade e House of Cards: tre volte inferiore l’esordio dell’uno, sei volte inferiore l’altro.
Un successo annunciato ma probabilmente superiore alle stesse aspettative della produzione e del regista. Il lavoro di Sorrentino, le cui prime due puntate erano state proiettate in anteprima e recensite da Anonima Cinefili alla 73a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e la scorsa settimana a Roma, sono state accompagnate da commenti molto positivi, da poche critiche e da qualche polemica per la figura (immaginaria) di Papa Lenny Belardo – Pio XIII, un uomo con un trauma infantile irrisolto, di cui ne subirà ancora gli effetti e le conseguenze anche dopo l’elezione al soglio pontificio. Lo sguardo visionario di Paolo Sorrentino concentra in The Young Pope suggestioni presenti nel linguaggio irriverente, provocatorio ironico e surreale di Jodorowsky, nel genio sfrontato di Von Trier e nel coraggio politicamente scorretto del grande cinema orientale, con il valore aggiunto di una recitazione di rara bellezza e di una perfezione delle immagini che allarga i confini dell’estetica e della raffinatezza cinematografica. Merito del regista, inoltre, aver dimostrato, riportando il tema all’attenzione e alla riflessione (si spera) degli addetti ai lavori, che anche in Italia “osando” qualcosa in più è ancora possibile fare cinema indipendente, senza per questo rinunciare a grandi produzioni internazionali, al grande pubblico e a feedback commerciali vantaggiosi dal punto di vista industriale.
La serie co-prodotta da HBO, Sky e Canal+ è stata già venduta in Germania, Austria, Francia, Inghilterra, Irlanda e Stati Uniti. Gli episodi di questa prima stagione (Sorrentino è già al lavoro sulla seconda) sono dieci e in Italia andranno in onda ogni venerdì su Sky Atlantic e che, visto l’esordio, promettono ancora proseliti e le immancabili “dispute” tra sorrentiniani e anti sorrentiniani.
The Young Pope: gli ascolti stracciano Gomorra, Game of Thrones e House of Cards.
Gli ascolti record dei primi due episodi della serie di Sorrentino superano ogni altro pilot mai trasmesso da Sky Italia.