Alla fine a portare a casa il premio come miglior lungometraggio internazionale al 34° Torino Film Festival è stato Juan Zeng Zhe – The Donor (qui la nostra recensione) dell’esordiente regista cinese Qiwu Zang. La sua opera prima è stata in effetti una delle sorprese più piacevoli dell’intero concorso, capace di colpire critica e pubblico per un affresco sociale durissimo nella Cina contemporanea. La storia raccontata è quella di un padre di famiglia appartenente al ceto povero che è costretto a provvedere al mantenimento del figlio adolescente fino addirittura a dover prendere in considerazione un’importante offerta in denaro in cambio della donazione del proprio rene. Disparità e ingiustizie sociali dunque, per un film che ha impressionato molto positivamente la giuria presieduta dal direttore della fotografia Ed Lachman e composta da Don McKellar, Mariette Rissenbeek, Adrian Sitaru e Hadas Yaron. Nella motivazione dei giurati The Donor è “meravigliosamente penetrante e così poetico nella narrazione, nella performance, nella comprensione del mondo in cui proviamo a vivere.” Il regista cinese Qiwu Zang con questo film, “che mostra come la tradizione del Neorealismo italiano sia ancora viva in angoli remoti del globo”, si porta a casa da Torino anche il Premio per la Miglior sceneggiatura. E un regista questo Qiwu Zang di cui, con molta probabilità, sentiremo ancora parlare in futuro. Per tanti osservatori importanti è stato scoperto un talento inestimabile.
Il Premio Speciale della giuria, che lo giudica “audace e originale”, va invece a Los decentes di Lukas Valenta Rinner. E’ invece Rebecca Hall per la sua incredibile interpretazione della giornalista Christine Chubbuck in Christine (qui la recensione) di Alberto Campos che vince – come da molte previsioni – il premio per la migliore attrice grazie a “una fortissima presenza scenica e le molte sfumature della sua performance”. Lo stesso premio al maschile và a Nicolas Duran per il film Jesus (qui la nostra recensione) del cileno Fernando Guzzoni, “per un ritratto molto credibile, che veicola una gamma di emozioni.” E mentre il Premio del pubblico va a We Are the Tide del tedesco Sebastian Hilger, quello della critica (il Premio Ripresci) è vinto da Les derniers parisiens dai due rapper francesi Hamè Bourokba e Ekoué Labitey. Da segnalare infine che il Premio Cipputi (legato alle tematiche lavoro) è agguantato da un altro cinese, Johnny Ma, con il suo Old Stone.
Il Torino Film Festival ha assegnato premi anche ai documentari e ai corti: Houses Without Doors di Avo Kaprealian è il miglior documentario internazionale, mentre il premio speciale della giuria va a Attaque di Carmit Harash. Nella sezione dei doc italiani premiati Enrico Maria Artale per il suo Saro (Miglior film) e Filippo Ticozzi per Moo Yadi (Premio Speciale della giuria). C’è anche una menzione speciale per Francesca Bono con il suo documentario A Bitter Story. Infine i cortometraggi: vince il primo premio Ex voto di Fabrizio Paterniti Martello mentre a Il futuro di Era di Luis Fulvio viene assegnato il Premio Speciale della giuria.
TFF34 – Tutti i vincitori del Torino Film Festival
A The Donor del cinese Qiwu Zang viene assegnato sia il Primo Premio come miglior film che il Premio per la Migliore Sceneggiatura. È stato scoperto un nuovo talento?