The Kettering Incident è una scorpacciata di inquietudine. Tesa la trama, nervosa la regia, angosciante la sceneggiatura per una serie tv che riesce, fin dai primi minuti, a tramortire lo spettatore spiazzandolo. Anna Macy (Elizabeth Debicki, The Night Manager) è nata in Australia, a Kettering, ma ha abbandonato il paesino della Tasmania a quattordici anni, trasferendosi a Londra per scappare dai fantasmi di una vicenda dai contorni misteriosi. La ragazza infatti è stata coinvolta in uno strano caso dopo che la sua migliore amica, Gillian Baxter, è letteralmente svanita nel nulla, attratta da quelle che la stessa Anna avrebbe poi descritto come “strane luci nel cielo”. La polizia e gli abitanti però non hanno creduto alla versione extraterrestre fornita dalla giovane protagonista, ritrovata peraltro coperta di sangue e terrorizzata. Ad una premessa tanto tetra, non può non seguire uno sviluppo altrettanto sinistro: la serie si apre con la partenza (involontaria) da Londra, dove Anna lavora come medico, alla volta di Kettering. Straziata da atroci mal di testa e da inspiegabili casi di sanguinamenti dal naso, la ragazza assiste impotente alla perdita della memoria a breve termine collezionando “buchi” temporali, nonostante continui a comportarsi in maniera più o meno normale. Ciò che successe nella sua adolescenza purtroppo non abbandona Anna, visto che viene accolta nel proprio paese d’origine con diffidenza e freddezza. Le cose, ça va sans dire, peggioreranno quando, in concomitanza con il ritorno della giovane, un’altra ragazza sparirà misteriosamente e senza lasciare traccia.
A cavallo tra il thriller ed il paranormale, il pilot di The Kettering Incident, creato da Vicki Madden e Vincent Sheehan per il canale australiano FOXTel e presentato in concorso al Roma Fiction Fest, riesce nell’intento di suscitare curiosità, tensione ed inquietudine anche grazie alle scelte di regia che contribuiscono a far provare in prima persona lo straniamento e la confusione avvertite dalla stessa protagonista. D’impatto anche i paesaggi, in un’Australia sensazionale fatta di aurore australi e immense distese verdi dove la comunità (che dovrebbe tutelare il suo patrimonio naturale) la fa da protagonista, spaccata in due tra ambientalisti e industrie di legname locali. Un nuovo dramma, incarnato a meraviglia dalla figura eterea, pallida e tormentata di Anna, si inserisce così nella vita quotidiana, aprendo vecchie ferite malamente cicatrizzate e portando il pubblico ad appassionarsi al giallo nel tentativo di scoprire se sia colpa della ragazza o se, invece, possano essere stati realmente coinvolti gli alieni, come la giovane sembra voler far intendere. La serie, composta da otto episodi, è stata trasmessa nel corso della scorsa estate, ma un rinnovo è per il momento ancora in dubbio. Quel che resta, al termine del pilot, è una sensazione di strana inquietudine, unita alla compassione per Anna, tanto fragile quanto tormentata, che trascina con sé il peso di una vicenda tetra che non potrà che coinvolgere lo spettatore.
The Kettering Incident, la recensione del pilot in anteprima
La serie australiana, presentata in anteprima al Roma Fiction Fest, è un drama che riesce a combinare il thriller con il paranormale.