Il 2016 ci ha regalato grandissime soddisfazioni per quanto riguarda la serialità televisiva: la Golden Age della televisione è più viva che mai, soprattutto in un anno come questo che ci ha regalato grandi conferme e novità straordinarie. Nonostante questo sono purtroppo andati in onda anche parecchi prodotti che di bello hanno poco o nulla e noi ci siamo divertiti a stilare una classifica che racchiude in cinque titoli il peggio della produzione televisiva di questo 2016 ormai concluso. Certo, avremmo potuto prendere in considerazione le serie in assoluto più brutte dell’annata, ma la lista sarebbe stata chilometrica; pertanto abbiamo deciso di concentrarci sulle 5 serie TV che si sono rivelate delle cocenti delusioni nonostante il grande potenziale.
5. THE X FILES (FOX)
Erano grandi le attese per la decima stagione di The X-Files: il ritorno della creatura nata dalla mente di Chris Carter (a metà tra il reboot ed il sequel) è stata un’operazione nostalgia che avrebbe dovuto, nelle intenzioni dei vertici della Fox, accontentare i fan storici della serie e far avvicinare al franchise una nuova generazione di spettatori. Risultato? Nonostante i buoni dati d’ascolto, queste sei nuove puntate non solo non portano avanti in maniera adeguata la trama ma le poche idee innovative sono state confuse e mal sviluppate, con la beffa finale del super cliffhanger che ci porterà, con ogni probabilità, un’ulteriore stagione. A volte certi cult è bene non toccarli.
4. THE SHANNARA CHRONICLES (MTV)
The Shannara Chronicles, serie ispirata dalla saga letteraria fantasy di Terry Brooks, mirava a diventare il prodotto di punta di MTV; con una spesa che si aggira sui 40 milioni di dollari per la prima stagione, Shannara si candidava ad essere la risposta young adult a Game Of Thrones e il doppio pilot di un’ora e mezza, seppur rivolto ad un target prettamente adolescenziale, aveva fatto intravedere un buon potenziale. Peccato che le cose buone siano finite subito: la direzione che lo show ha preso dalla terza puntata in poi infatti è quella del teen drama di terza categoria (ma non ci potevamo aspettare nulla di diverso dai creatori di Smallville) che non ha però neanche la magnificenza visiva del pilot. Tradotto volgarmente, gran parte del budget è stato destinato per la realizzazione dei primi due episodi e la serie, inevitabilmente, ne ha risentito.
3. SHADOWHUNTERS (FREEFORM)
In questa classifica non abbiamo voluto sparare sulla Croce Rossa (ogni riferimento agli show della CW, alle fiction nostrane ed a molta robaccia dei canali broadcasting e non americani è puramente casuale) ma c’è un prodotto che quest’anno spicca per bruttezza rispetto agli altri, segnando la crisi irreversibile di un genere ormai saturo quello dello young adult in salsa fantasy: stiamo parlando Shadowhunters. Se The Shannara Chronicles aveva degli intenti molto ambiziosi in partenza, lo show di Freeform (la vecchia ABC Family) distribuito in Italia da Netflix è la fiera del pressapochismo: recitazione terribile, sceneggiatura ai limiti dell’idiozia e una messa in scena degna dei peggiori film della Asylum sono gli ingredienti per la serie più ridicola di questo 2016.
2. FEAR THE WALKING DEAD (AMC)
The Walking Dead, si sa, è una delle serie più popolari e seguite del mondo: non c’è nulla di male quindi se la AMC voglia capitalizzare il più possibile il suo successo con lo spin-off Fear The Walking Dead (operazione peraltro riuscita pienamente con lo spin-off di Breaking Bad, Better Call Saul). Lo show creato da Robert Kirkman e Dave Erickson, ambientato nel breve periodo in cui Rick Grimes è stato fuori dai giochi perché entrato in coma, poteva allargare in maniera interessante l’universo TWD ma si è invece rivelata la classica minestra riscaldata, con tutti i difetti storici della serie madre senza però in compenso averne i punti di forza, ovvero i personaggi. L’esistenza di Fear The Walking Dead, considerando tutto questo, è perfettamente inutile perché è un prodotto noioso, poco ispirato e non aggiunge nulla a quanto già abbiamo visto in The Walking Dead.
1. MARSEILLE (NETFLIX)
La più grande delusione del 2016, senza alcun dubbio. Annunciato come l’House of Cards francese, la serie di Netflix aveva tutte le carte in regola per essere uno show di qualità, grazie al buon budget di partenza, al cast di primo livello (Gérard Depardieu e Benoît Magimel) e ad una produzione di indubbio valore (capitanata dal regista Florent Emilio-Siri). Il risultato finale però è stato letteralmente disastroso: nonostante i due attori protagonisti facciano di tutto per tener su la baracca, questo melodramma di serie C mascherato da political drama non solo non è all’altezza delle produzioni originali Netflix ma, per colpa di uno script imbarazzante, sfocia diverse volte nel ridicolo e nel trash. Assolutamente da evitare, a meno che non vi vogliate fare quattro risate.