Giovedì 9 Febbraio arriva puntuale il secondo capitolo della saga nota con il nome di Cinquanta sfumature: adattamento per il grande schermo di uno tra i più folgoranti casi letterari – almeno da un punto di vista commerciale – del nostro tempo. Con la trilogia dei romanzi Cinquanta sfumature di grigio, nero e rosso la scrittrice inglese E.L. James (al secolo Erika Leonard) ha conquistato le lettrici di tutto il mondo con un sapiente mix di romanticismo classico ed erotismo (più o meno) estremo, innestando nelle tradizionali dinamiche della fiaba la giusta dose di elementi BDSM. Il protagonista, Christian Grey, diventa così un giovane imprenditore, tanto bello e tenebroso da nascondere un sadico dominatore. Nella sua vita irrompe Anastasia Steele, candida studentessa di letteratura inglese. Anastasia non conosce il sesso, Christian non conosce l’amore: il risultato è un intreccio di amorosi di sensi da 125 milioni di copie vendute, tradotto in 52 paesi.
Nel 2015, il passaggio al cinema è ineluttabile, ed è la stessa E.L. James a scrivere la sceneggiatura di Cinquanta sfumature di grigio, affidata alla regista Sam Taylor-Johnson. Anastasia e Christian trovano così i volti di Dakota Johnson (famosa più che altro per essere la figlia di Melanie Griffith e Don Johnson) e Jamie Dornan (attore e modello nord-irlandese reduce dal successo della serie The Fall- Caccia al serial killer). Non senza una certa ironia, dopo il primo capitolo Jamie Dornan ha annunciato pubblicamente di voler abbandonare la saga (sembra che la moglie Amelia Warner non abbia apprezzato la sua nuova notorietà): ma il contratto con la produzione lo lega più stretto di un nodo bondage.
Diversamente Sam Taylor-Johnson, che non ha mai fatto mistero dei suoi dissidi con E.L.James, è libera di cedere la regia del secondo capitolo a James Foley: l’autore dei videoclip che hanno fondato il mito di Madonna, da Papa don’t preach a True blue, nonché del film-cult Who’s That Girl (1987). Stavolta, E.L. James passa la sceneggiatura a suo marito Niall Leonard. e arriviamo così a Cinquanta sfumature di nero: capitolo centrale della trilogia, dove Christian e Anastasia sembrano pronti a trovarsi, comprendersi e andare incontro al più classico “vissero felici e contenti”.
Ma facciamo un passo indietro. Alla fine di Cinquanta sfumature di grigio, Anastasia (Dakota Johnson) aveva chiesto a Christian (Jamie Dornan) di mostrarle la sua vera natura. Quindi, dopo aver sperimentato le sensazioni più intense nella “stanza rossa”, la ragazza decide di abbandonarlo, invitandolo ad affrontare i traumi del suo passato. Naturalmente, le perversioni di Christian Grey nascondono un’infanzia particolarmente violenta, che lui cerca inutilmente di rimuovere.
Inizia così Cinquanta sfumature di nero: sono bastati pochi giorni perché Christian capisse di non poter vivere senza Anastasia. Se lui è disposto a tutto per riconquistarla, lei non ci mette molto a cedere: le basta la promessa che non ci saranno più segreti. Riprende così la loro travolgente storia d’amore: senza più contratti, regole nè punizioni, Christian impara ad aprire il suo cuore e raccontare il suo passato, mentre Anastasia si mostra sempre più curiosa di quell’universo parallelo, anche detto “kinky fuckery”.
Questa volta, non sono incomprensioni e dissidi interni a minacciare la felicità dei due innamorati: su di loro, incombe invece l’ombra sinistra del passato di Christian. Anzitutto, l’amica di famiglia che l’ha sedotto quand’era solo un ragazzo, introducendolo alle pratiche di sottomissione: Elena Lincoln, che ha le sembianze dell’indimenticabile protagonista di 9 settimane e 1/2, Kim Basinger. Sarà lei ad insinuare in Anastasia il dubbio che per Christian il suo amore non sarà mai abbastanza. Ma non è tutto: dalla nutrita schiera delle ex sottomesse di Grey torna anche Leila (Bella Heatcote), una giovane emotivamente instabile, ossessionata dall’idea di eliminare la prima e unica donna che il suo master abbia mai amato.
Neppure il presente sembra però risparmiare il fragile equilibrio degli amanti: Anastasia ha finalmente trovato il lavoro dei suoi sogni presso una casa editrice, la Seattle Independent Press, ma il suo nuovo capo, Jack Hyde (Eric Johnson), sembra sviluppare nei suoi confronti attenzioni sempre più morbose.
Tra feste da ballo, colpi di scena e infuocate sessioni di sesso, riusciranno i nostri eroi a salvare il loro amore e proseguire verso l’obiettivo delle giuste nozze?
L’immaginario di Cinquanta sfumature resta così fieramente immune all’ironia e anche alla logica. Il principe oscuro e multimilionario incarna il mito contemporaneo del cattivo redento, che abbandona il passato dissoluto per le gioie dell’amore, mentre l’unico scopo della principessa è salvare l’anima del suo uomo, certo, ottenendo in cambio la vita che vuole.
Christian Grey e Anastasia Steele, le creature di E.L. James, hanno saputo imporsi nell’immaginario collettivo proprio grazie al mix di fiaba disneyana e concretezza contemporanea, e se per molti il mash-up sembrerà improbabile, abbastanza inverosimile da risultare demenziale e qualche volta irritante, poco importa; anche il secondo capitolo Cinquanta sfumature di nero è pronto a far sognare i suoi fan.
La regia di James Foley riesce efficacemente ad alludere senza mostrare tutto, rispettando i sacri limiti del porno-soft. La colonna sonora di Danny Elfman centra anche stavolta una seduttiva amalgama tra pop music e interludi sessuali.
Se non vi riconoscete tra gli estimatori di questo genere di romanticismo, Cinquanta sfumature di nero è altamente sconsigliato: rischierete di trovare nella trama buchi grossi come voragini, colpi di scena involontariamente comici, e una protagonista che pigola tutto il tempo come un pulcino bagnato, ma proclama costantemente la sua indipendenza. Per non parlare dell’eroe palestrato, con una particolare predilezione per i regali targati Apple, alfiere di un’idea di amore come possesso, che farebbe tremare qualunque donna dotata di senno. E su tutto, naturalmente, l’happy ending: sempre lui, il matrimonio, unico e solo finale di ogni fiaba che si rispetti, in barba a secoli e secoli di evoluzione. Viceversa, se non sapete resistere al fascino postmoderno di Christian Grey e Anastasia Steele, non staremo certo qui a giudicarvi. Cinquanta sfumature di nero vi aspetta in sala da Giovedì 9 Febbraio.