The Neon Demon – la recensione dell’imperdibile ultra-limited edition

Già dalla sua uscita i primi di giugno, The Neon Demon prometteva di essere uno dei film migliori dell’anno, e in effetti, a conti fatti, nella classifica dei migliori film del 2016 secondo Anonima Cinefili (la trovate qui) il capolavoro di NWR si è guadagnato la prima posizione. La creatura di Refn è nettamente il film più originale, innovativo ed esteticamente più elettrizzante del 2016. Ha ricevuto qualche fischio a Cannes e ha diviso la critica, ciononostante sono pochi i fan a essere rimasti delusi dalle avventure losangeline di una spettrale Fanning.
Jesse (Elle Fanning), aspirante modella, arriva a Los Angeles per cercare fortuna come modella. In una città dove sono tutti ossessionati dall’immagine, in un mondo dove la bellezza “ non è importante. È l’unica cosa che conta”, diverse modelle, consumate dall’invidia per il successo di Jesse, faranno di tutto per appropriarsene.
La Midnight Factory ci colpisce ancora. L’edizione steelbook ultra-limited di The Neon Demon di Nicholas Winding Refn mostra una cura per il dettaglio e una ricchezza di quelle nelle quali è raro imbattersi, ed è il modo migliore per conoscere fino in fondo una pellicola.
Oltre che in lingua originale, infatti, il film si può vedere con il commento di Refn ed Elle Fanning, che per ogni scena racconteranno varie curiosità su come è stata girata. Per esempio il fatto che il regista anziché il canonico “Action!”, prima di girare, urlasse sempre “Violence, Motherfucker!”, che non necessita di traduzione. Nello stesso disco del film, inoltre, è compresa una lunga intervista a NWR di Gianni Canova, critico per Sky e docente alla IULM, tenutasi l’anno scorso a Milano, nella quale il regista racconta la sua vita e il suo amore per il cinema e per Liv, sua moglie, alla quale il film è dedicato.
Il secondo disco comprende un making of, dove la Fanning ci racconta di una sua passione/ossessione per la moda e per le modelle e Refn racconta del suo particolare processo creativo e del suo modo di coinvolgere gli attori. Seguono due conferenze stampa del regista al “Munich Film festival”, la prima in solitaria e la seconda con il suo mentore e padre spirituale Alejandro Jodorowski. Parla anche il collaboratore storico di Refn, Cliff Martinez, compositore delle colonne sonore elettroniche tipiche del regista danese sin da Drive.
In conclusione, fortunatamente anche noi Italiani potremo trovare nei negozi un’edizione all’altezza del film, capace di rappresentare un vero arricchimento per chi abbia apprezzato la pellicola e per chi voglia comprendere meglio la filmografia di Refn. In poche parole, imperdibile per ogni cinefilo che si rispetti. È grazie a prodotti del genere che il mercato home video resta indispensabile.