La Tenerezza è un film corale con al centro il dualismo dei sentimenti e un forte contrasto che aleggia dall’inizio alla fine. L’opera ultima del pluripremiato Gianni Amelio regista di Porte Aperte, Il Ladro di Bambini, Le Chiavi di Casa, solo per citare alcuni dei suoi più interessanti lungometraggi, racconta la storia di due famiglie sullo sfondo della Napoli borghese.
Lorenzo, interpretato da un magnifico Renato Carpentieri, è un avvocato ultrasessantenne introverso e scontroso che non riesce a provare più alcun tipo di sentimento, nemmeno per i suoi due figli Saverio (Arturo Muselli) ed Elena (Giovanna Mezzogiorno). L’unico legame che Lorenzo mantiene fermamente con la sua famiglia risiede nel piccolo nipote Francesco, che spesso convince a non andare a scuola pur di passare delle giornate insieme. Elena, al contrario di Saverio, soffre molto per la lontananza sentimentale del padre e rincorre in ogni istante la tenerezza che dà il titolo al film, cercando di ricucire un rapporto che si è incrinato a causa di alcuni dolorosi episodi del passato. Cinico quanto sottilmente ironico Lorenzo sotto la sua scorza nasconde dei sentimenti profondi che escono fuori nel momento in cui nella sua vita irrompe una giovane coppia con due bambini, arrivata da poco a Napoli dal Nord Italia. Fabio (Elio Germano) e Michela (Micaela Ramazzotti) sono i nuovi vicini di casa di Lorenzo, vitali e socievoli instaurano da subito con l’anziano avvocato un rapporto amicale, intimo e veritiero. In particolare Michela, una donna socievole e aperta, cercherà di portare alla luce la vera natura di Lorenzo, spronandolo a vivere placidamente.
Nel rapporto tra Lorenzo e la sua “nuova famiglia” a venir fuori è la tenerezza come sentimento che un uomo anziano prova per una coppia giovane, anch’essa bisognosa dell’amore paterno. Un sentimento tipico della vecchiaia, che solitamente non fatica ad emergere, spazzando via le angosce del passato. Non è così semplice per il protagonista diretto da Gianni Amelio, che vive l’amore in maniera angosciante, rigida e duale.
Quasi incapace di provare sentimenti positivi per i figli, concede le sue attenzioni ad una coppia di sconosciuti, generando emozioni contrastanti verso la figura di Elena, la figlia maggiore, che cerca con tutte le sue forze di recuperare l’affetto del padre e non si perde d’animo perché l’autenticità e la purezza dei sentimenti, alla fine, vincono su tutto.
Come scrive lo stesso Amelio nelle note di regia “La Tenerezza è un racconto che parla di un’ansia comune stando dalla parte di chi la vive, mette in scena un malessere che ci riguarda tutti e lo coglie dal di dentro, senza forzature ma con infinita partecipazione. È un film che cerca le ragioni di ogni personaggio attraverso i suoi comportamenti, spesso crudeli, chiusi nel loro mistero”.
Tratto liberamente dal libro La Tentazione di Essere Felici di Lorenzo Marone, La Tenerezza mostra una sceneggiatura (di Gianni Amelio, Alberto Taraglio e Chiara Valerio) a tratti contorta, che non valorizza del tutto le sfumature dei personaggi. Tuttavia la grande esperienza registica e l’estetica di Gianni Amelio rendono La Tenerezza un film che apre a grandi riflessioni, ma allo stesso tempo che ricalca con forza la lealtà dei sentimenti e il concetto di “ritorno”.
Amelio dirige un ottimo cast, Renato Carpentieri magistrale nella sua interpretazione di Lorenzo, Elio Germano espressivo nel difficile ruolo di Fabio, dal carattere imprevedibile e non privo dei suoi scheletri nell’armadio, Giovanna Mezzogiorno, una figlia colma d’amore, abbandonata nei suoi più cari affetti e Micaela Ramazzotti, la giovane donna portatrice di giorni felici.
Il contrasto fortissimo tra la durezza e la tenerezza, aspramente comunicati attraverso i dialoghi, sullo sfondo di una Napoli borghese, illuminata dalla sapiente fotografia di Luca Bigazzi, colpiscono per potenza visiva ed espressiva, generando un turbamento emotivo coinvolgente.
La Tenerezza è un film sull’animo umano, che Gianni Amelio racconta con maestria, non lasciandosi andare a facili interpretazioni, una storia che ne racchiude tante, quante le sfumature dei sentimenti che ogni giorno invadono le nostre esistenze. Nelle sale dal 24 aprile grazie a 01 Distribution.
La Tenerezza: la recensione del nuovo film di Gianni Amelio
L'ottimo regista dirige abilmente un cast solido nella storia di un anziano dai sentimenti contrastanti, aiutato dalla fotografia del grandissimo Bigazzi.