E’ curioso come in alcuni casi la cronaca possa involontariamente promuovere l’uscita di una pellicola cinematografica: da qualche settimana infatti non si fa altro che parlare del famigerato e non proprio chiarissimo fenomeno del Blue Whale (a causa anche delle feroci polemiche scaturite da un servizio del programma di Italia1 Le Iene) e Nerve, film americano del 2016 che debutterà nelle nostre sale il 15 giugno, non poteva esordire in un momento migliore, considerando i temi che tratta.
Nerve, ispirato all’omonimo romanzo del 2012 di Jeanne Ryan, parla di un pericoloso social game immaginario in voga tra gli adolescenti.
Vee (Emma Roberts) è una ragazza che frequenta un liceo di Staten Island; tra i ragazzi della scuola sta spopolando (come nel resto del paese) un gioco online chiamato Nerve, dove le persone possono prendere parte come giocatori attivi o pagare per assistere come semplici viewers. Il gioco funziona in questo modo: i partecipanti devono accettare le sfide lanciate dagli osservatori (che possono essere di varia natura, dalle ragazzate fino al crimine vero e proprio) e, se passano la prova, avranno una ricompensa in denaro e grande popolarità all’interno di Nerve ma se falliscono perdono tutto (con conseguente cancellazione dal social game). Vee non è un tipo che ama il rischio ma, cadendo nella provocazione della sua amica del cuore Sydney (Emily Reade), si iscrive a Nerve e qui fa la conoscenza di Ian (Dave Franco), un concorrente con cui stringerà un’alleanza strategica. La situazione però sfuggirà di mano ai due giovani…
Il lungometraggio mescola, in modo non del tutto riuscito, il teen drama con il thriller.
Provenienti dal documentario (Catfish, pellicola del 2010 sui profili fittizi dei social network, divenne un piccolo caso al Sundance) e con alle spalle anche due horror non particolarmente memorabili (il terzo e quarto capitolo della saga di Paranormal Activity), i due registi Ariel Schulman e Henry Joost ci regalano un’opera destinata ad un pubblico adolescenziale che vuole sensibilizzare sulla spinosissima questione dei fenomeni virali che trovano eco sui social network e influenzano pesantemente i ragazzi dalla psiche molto fragile. Dal punto di vista formale, il film è confezionato benissimo: Nerve, che per certi versi ha una trama affine a Sword Art Online (nonostante la pellicola americana sia più ancorata alla realtà), è un vero e proprio teen drama (con tutti i clichè del genere) che, nel corso dei suoi 96 minuti di durata, si evolve in un thriller/action distopico (Anarchia – La Notte del Giudizio è una delle grandi ispirazioni del lungometraggio); Schulman e Joost tecnicamente sanno fare bene il loro mestiere, la regia e la fotografia in Nerve sono molto curate e, grazie al suo ritmo frenetico, il film vola via che è un piacere. Bisogna però dire che alcune soluzioni hanno fatto storcere il naso, in primis la scelta di mettere come protagonista quella Emma Roberts (nipote della ben più celebre Julia) che, a detta dei critici più severi, è troppo bella per interpretare il ruolo di una loser ma, se teniamo conto del target di riferimento, è stata una decisione ben ponderata (come quella di affiancare all’attrice Dave Franco) ed economicamente redditizia (costato 20 milioni di dollari, il lungometraggio ha incassato nel mondo più di 80). Più complesso invece il discorso sulla natura pedagogica di Nerve: è pur vero che i due registi, rivolgendosi ad un pubblico di giovanissimi (si tratta comunque di un PG-13, non dimentichiamolo), ha il merito di trattare un argomento molto delicato in una pellicola di puro intrattenimento ma è anche vero che il messaggio che arriva allo spettatore a fine visione risulta molto annacquato. Non ci aspettiamo la cattiveria e il cinismo in stile Black Mirror però nell’ultima parte del film lo script di Jessica Sharzer (sceneggiatrice che, tra le altre cose, ha lavorato nella serie FX American Horror Story) non riesce ad essere incisivo a sufficienza e il finale retorico, molto forzato per il suo buonismo eccessivo, lascia una sensazione di amaro in bocca.
Malgrado non si tratti di un prodotto coraggioso (ma forse non aveva neanche la pretesa di esserlo), Nerve rimane comunque un film interessante in grado di regalare un’ora e mezza di svago in queste giornate afose di inizio estate. Al cinema dal 15 giugno con 01 Distribution.