Qualche giorno fa eravamo a Roma in compagnia di Tom Holland (il nuovo Uomo Ragno) e Jon Watts (regista del nuovo cinecomic sul tessiragnatele) per parlare di Spider-Man: Homecoming, attesissimo ritorno del supereroe Marvel in compagnia dell’Iron Man di Robert Downey Jr.
Per prepararci all’incontro, da cui è derivata un’intervista esilarante che potete leggere cliccando qui, la Warner Bros ci ha permesso di vedere in anteprima alcune scene del film, che ben chiariscono cosa dovremo aspettarci dal debutto ‘solista’ di Peter Parker nel MCU.
In attesa di proporvi martedì la recensione completa e in anteprima del film, ecco qualche breve considerazione sul footage segreto.
UNO SPIDER-MAN IMBRANATO
Spider-Man è un teenager, e finalmente la cosa traspare in modo realistico, genuino e divertente. È evidente l’entusiasmo di Peter nell’aggirarsi per New York con i suoi poteri e, pur nascondendo la sua identità con la maschera, ama farsi vedere e interagire in modo scherzoso e impacciato con gli abitanti del suo quartiere (è veramente un amichevole Spider-Man di quartiere). Esilarante il suo contributo nel recuperare una bicicletta rubata (capirete vedendo il film).
UN FILM ‘PICCOLO’ E INTIMO
A dispetto del budget di 175 milioni di Dollari, Spider-Man: Homecoming mantiene la storia su una scala decisamente più modesta rispetto agli altri film Marvel. Stavolta non vediamo location da cartolina e scontri da fine del mondo, né sentiamo sulle spalle del protagonista il peso delle sorti dell’umanità: Spider-Man è un supereroe quasi amatoriale, che si aggira per le strade del Queens, si misura con ‘sfide’ spesso ridicole ma vede nello scontro con il villain interpretato da Michael Keaton una possibilità per rendersi finalmente veramente utile e dimostrare il proprio valore ai ‘colleghi’ più grandi.
PETER FILMA IL DIETRO LE QUINTE DEL DEBUTTO CON GLI AVENGERS
Nella pellicola di Jon Watts c’è una quantità insospettata di riprese amatoriali. I video provengono dal cellulare di Peter Parker e hanno lo scopo di ricollegare agli eventi raccontati in Captain America: Civil War. Nelle clip, girate con uno smartphone dallo stesso Tom Holland e – ove necessario – postprodotte dal team degli effetti speciali, vediamo sia un diverso punto di vista sugli eventi dello scontro in aeroporto sia momenti di quotidianità del protagonista: quando si inquadra in albergo raccontando eccitatissimo il suo contributo in battaglia o quando sperimenta il nuovo costume regalatogli da Tony Stark sui tetti del Queens.
IL COSTUME È COME UN GIOCATTOLO
Le infinite potenzialità del nuovo costume high-tech di Spider-Man cambiano poco la concezione che siamo abituati ad avere dell’Uomo Ragno: se infatti le sue avanzatissime tecnologie danno un supporto logistico importante a Peter, quel che emerge più di ogni altra cosa è l’aspetto ludico. Peter Parker si diverte come un bambino a scoprire le mille funzioni del costume, tanto da esserne quasi distratto.
MICHAEL KEATON INTERPRETA UN UOMO SEMPLICE E DAI MODI SPICCI
Non è certo una sorpresa il fatto che Michael Keaton offra una performance clamorosa, ma quello che è degno di nota è quanto sia magnificamente tratteggiato il suo personaggio. Prima di diventare il temibile Avvoltoio, Keaton è un capo-cantiere dai modi ‘ruspanti’ che cerca però a tratti di darsi un tono, un imprenditore in difficoltà economica che anziché deprimersi cova un rancore che, molto concretamente, saprà trasformare in opportunità di business. È l’uomo semplice e dai modi spicci in un mondo di semi-dei: una dinamica che promette di renderlo un character incredibilmente interessante nonché un antagonista perfetto per il supereroe di quartiere interpretato da Holland.
IL FILM BATTE LA TV SUL TEMPO E RACCONTA LA “DAMAGE CONTROL”
È cosa nota che il network americano ABC (di proprietà della The Walt Disney Group come la Marvel), dopo Agents of S.H.I.E.L.D., Agent Carter e lo Inhumans di prossima uscita, stia lavorando al debutto di Damage Control, una serie ispirata all’omonima impresa logistica e edile che nei fumetti della Casa delle Idee si occupa di porre rimedio ai danni causati dalle battaglie di supereroi. Spider-Man: Homecoming porta il concetto in sala prima del previsto, raccontando proprio di un’impresa analoga diretta da Michael Keaton.
LA NASCITA DELL’AVVOLTOIO
Quando il suddetto imprenditore interpretato dal protagonista di Birdman si vedrà sottrarre senza motivo un’importante commessa, venendo costretto alla bancarotta, svilupperà una profonda avversione nei confronti delle Stark Industries prima e degli Avengers poi. Lavorando ad alcune tecnologie aliene sottratte di nascosto dal cantiere prima di doverlo abbandonare, costruirà un arsenale destinato al mondo del crimine. Le stesse tecnologie finiranno per consentirgli lo sviluppo del costume dell’Avvoltoio.
Cosa ne dite? Siete curiosi di vedere al cinema Spider-Man: Homecoming? Lo troverete nelle sale italiane dal 6 luglio, mentre martedì 4 luglio potrete leggere su Anonima Cinefili la nostra recensione in anteprima!