Esce nella sale il primo lungometraggio in lingua inglese di Susanna Nicchiarelli, che racconta gli ultimi due anni di vita di Christa Päffgen.
Parla l'autore della pellicola proveniente dall'Iran in concorso nella sezione Orizzonti al Festival del Cinema di Venezia 2017.
La tematica dell'utero in affitto e quella delle adozioni illegali vengono usate per raccontare l'impossibilità di essere innocenti nell'Italia di oggi.
Il documentario di Boris Hars-Tschachotin presentato in Laguna racconta la genesi di una delle più straordinarie scenografie nella storia del cinema.
Martin McDonagh, in concorso a Venezia 74, firma un'opera straordinaria con un cast in stato di grazia. Probabilmente il miglior film di tutta la Mostra.
Valentina Pedicini debutta alle Giornate degli Autori con un'interessante pellicola sulla persecuzione razziale operata in Svizzera ai danni di Jenitsch.
Warwick Thornton firma un western australiano incentrato sulla discriminazione razziale e che senza originalità si muove seguendo i cliché del genere.
A Venezia viene riproposta l’opera prima di Miloš Forman, film di formazione che racconta le prime atmosfere di rivolta nella Cecoslovacchia comunista
Körfez (The Gulf): lo spaesamento di una generazione nell’opera prima del regista turco Emre Yekzan.
Una complicata vicenda di attrazione, tradimento, delazione e vendetta è al centro del film di Chabrol presentato in versione restaurata a Venezia 74.
Il film di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, presentato a Venezia, mostra uno spaccato sociale della periferia capitolina.
Presentata nella sezione Orizzonti, l'opera prima australiana di Jason Raftopoulos racconta il riscatto morale di un padre grazie al legame col figlio.