Pearl, film della selezione ufficiale della 15. Edizione delle Giornate degli Autori, mette in scena le vicende personali di una bodybuilder.
Stripped è la prima parte di The Love Trilogy, racconto dell'amore fra un adolescente e una trentenne. Un fallimento, nonostante le grandi prove attoriali.
L'ex protagonista di una sit-com dei '90 beve troppo e non ricorda quasi niente, ma un ragazzo distrutto e una testa mozzata gli faranno aprire gli occhi.
Il dramma di Goldstein fa fatica a ingranare nonostante le migliori intenzioni di mettere a fuoco i turbamenti di una generazione a cavallo tra due ere.
L'israeliano Tel Aviv on Fire, con i suoi toni leggeri, prende in giro gli stereotipi arabi ed ebraici, mettendo al centro l'importanza del progressismo.
Why Are We Creative?, documentario di Hermann Vaske, analizza le cause e le motivazioni che alimentano la creatività dell’essere umano.
Il film di Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi analizza in profondità una città dilaniata dalla follia del fondamentalismo religioso.
Il film d’apertura della 33. Settimana della Critica, Tumbbad, mette in campo un’ottima fotografia e una trama che dosa sapientemente horror e tradizione.
Nel documentario Graves Without A Name il regista Rithy Panh ripercorre il dramma dell'eccidio cambogiano attraverso la ricerca delle tombe dei suoi cari.
Olivia Colman, Emma Stone e Rachel Weisz sono le straordinarie protagoniste di uno spietato racconto femminile di fiducia e manipolazione.
The Mountain è uno splendido racconto a immagini del primo neurologo lobotomista della storia, ben interpretato da Tye Sheridan e Jeff Goldblum.
Il Mio Capolavoro segna il ritorno dei fratelli Duprat, che dopo Il Cittadino Illustre realizzano un'altra commedia esilarante e profonda.