Due teenager problematici in fuga sono i protagonisti di una nuova serie ispirata a un graphic novel di culto, con le musiche di Graham Coxon dei Blur.
Il period drama di Netflix si concentra sempre di più sul privato dei protagonisti e sulla questione femminile, non dimenticando grandi momenti storici.
Pur non toccando le vette della terza stagione, la serie di Steven Knight si conferma un prodotto televisivo dal fascino straordinario.
Dagli attentati di Unabomber alla linguistica, dalla società industriale alla libertà dell’individuo. Le mille sfaccettature di un racconto avvincente.
Black Mirror 4×06 – Black Museum: lo straordinario episodio che cambia tutto [recensione no spoiler]
Una puntata memorabile che, nella forma di un'antologia horror, ricollega molti episodi passati offrendo una nuova prospettiva sulla serie.
L'episodio diretto da David Slade, pur non essendo uno dei più riusciti, dimostra ancora una volta la natura camaleontica dello show Netflix.
In un episodio magnificamente girato e interpretato, assistiamo a un futuro prossimo in cui le interazioni di coppia sono decise da un software.
Dopo una seconda stagione tra alti e bassi, il prodotto di USA Network si ripropone come una delle serie più affascinanti nel panorama seriale americano.
L'episodio thriller diretto da John Hillcoat, con protagonista Andrea Riseborough, è il meno convincente della nuova stagione dello show Netflix.
L'episodio, diretto dall'attrice premio Oscar Jodie Foster, racconta l'ossessione di una madre single per la sicurezza di sua figlia.
Black Mirror torna con un'ambientazione virtuale, una fuga dalla realtà, ma anche un gioco violento e spietato da cui potrebbe non esserci una fuga.
Lo show Netflix, dedicato al celebre antieroe della Marvel, a tratti esprime tutta la forza dirompente del personaggio ma deve anche snaturarlo.