La tematica dell'utero in affitto e quella delle adozioni illegali vengono usate per raccontare l'impossibilità di essere innocenti nell'Italia di oggi.
Martin McDonagh, in concorso a Venezia 74, firma un'opera straordinaria con un cast in stato di grazia. Probabilmente il miglior film di tutta la Mostra.
Warwick Thornton firma un western australiano incentrato sulla discriminazione razziale e che senza originalità si muove seguendo i cliché del genere.
Jennifer Lawrence e Javier Bardem sono i protagonisti di un incubo fatto pellicola, il cui significato simbolico è una riflessione sull'industria culturale.
Paolo Virzì dirige Donald Sutherland ed Helen Mirren in un road movie magnificamente interpretato.
La pellicola diretta dal divo americano, in concorso a Venezia, sfrutta un vecchio script dei Coen per parlare delle contraddizioni della società USA.
Samuel Maoz torna al Festival di Venezia presentando in concorso Foxtrot, una storia magnificamente girata sulla famiglia, l'amore, il dolore e la guerra.
Guillermo Del Toro ha rinunciato al proprio ingaggio per riuscire a girare un'opera semplice ma perfetta che rappresenta la summa della sua poetica.
Il film dello sceneggiatore di Taxi Driver, in concorso a Venezia, è un'opera non del tutto riuscita sul disagio esistenziale di un uomo di Chiesa.
La commedia fantascientifica di Alexander Payne con Matt Damon è una vera delusione: qualche risata e qualche spunto spariscono nella medietà più totale.